Sophie è una emigrata polacca che ha subito la terribile esperienza del campo di concentramento. Nathan è un intellettuale ebreo ossessionato dall'Olocausto. I due cercano di sopravvivere come possono. Abitano vicino a un giovane scrittore, Stingo, che con il passare del tempo diventa amico di entrambi. Stingo capisce che le turbe di Sophie hanno avuto inizio quando per salvare il figlio maschio ha lasciato morire una figlia ad Auschwitz.
Note
La tensione morale è alta, anche se si fatica a entrare nella storia (troppo dilatato il prologo). Meryl Streep, non ancora succube degli isterismi da Actor's Studio, è sublime.
In questo lungo e tragico film sul dramma personale di una sopravvissuta polacca al lager nazista di Auschwitz, la più notevole è senza dubbio la Streep. Mac Nicol finì in ruoli secondari mentre Kline interpretò un personaggio talmente folle e odioso
che lo convinse a interpretare una commedia musicale l' anno seguente. Sconsigliato ai depressi.
In questo tragico film strappalacrime sulla vita di una sopravvissuta polacca ai lager nazisti la più notevole è ovviamente la Streep. Mc Nicol venne ignorato mentre Kline interpretò un personaggio talmente folle e odioso che lo convinse a tornare a fare il comico.
Un gran regista, una storia che più drammatica non si potrebbe: ma è l'importanza di una interpretazione eccezionale ed unica che rende questo film, di fatto un po' sbilanciato nel suo correre avanti ed indietro nel tempo dei ricordi e della vergogna, oltre che della violenza, un'opera indimenticabile e lodata quasi unanimemente.
voto 7,5. Attori bravissimi, la Streep su tutti, davvero eccezionale. il film è caraterizzato da una lunga introduzione preparatoria di un lungo finale, in cui sprigiona tutte le sue potenzialità drammatiche.
Difficile, ostico, necessita una grande attenzione per essere goduto appieno. La recitazione della Meryl, da sola, vale il film. Che è comunque imperdibile per chi è interessato all'argomento Olocausto.
All’alba del secondo dopoguerra, uno scrittore solo ventiduenne di nome Stingo (Peter MacNicol), proveniente dalla Virginia, decide di spostarsi a Brooklyn per stilare il suo nuovo libro. Qui conoscerà due vicini piuttosto inconsueti: Sophie Zawistowska (Maryl Streep), una donna slava tormentata dagli incubi di Auschwitz, da dove scappò dieci anni addietro dopo aver… leggi tutto
Questo film è il diario di un'esistenza congelata, che si è bloccata per sempre nell'istante di un atto disumano estorto, che non lasciava via di scampo. La storia procede a stento, non fa che arenarsi su momenti frivoli, impantanarsi su passioni fugaci e superficiali, e troppo tardi si scopre che questa è la traduzione cinematografica dell'intimo dramma della protagonista. È l'immagine di… leggi tutto
E saperle nuovamente aiuta a capirle meglio, ritrovandole. A proposito di “la Zona d’Interesse” non mi viene in mente nient’altro che nulla. Ovvero: questo. Non è lecito, né…
Potente dramma scritoo, prodotto e diretto da un Alan J. Pakula in una delle sue prove migliori.
Basato sul romanzo di William Styron è la storia del 'ritorno alla vita' per una donna polacca sopravvissuta a un campo di concentramento nazista. Ma il passato non si dimentica e lo strano e difficile rapporto che si instaura tra lei e l'instabile Nathan e l'amicizia col…
Con questa recensione mi procurero' molto sdegno e tante critiche negative, ma preferisco avere persone che mi accettino o comunque mi comprendano per quello che sono, piuttosto che fingere tutto il tempo; stesso comportamento ho verso gli altri. Ognuno di noi per questioni personali, convinzioni, invidia, per distinguersi dagli altri facendo gli alternativi o semplicemente per via di meccanismi…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
“Non lo capisci Sophie, stiamo morendo!”, inveisce furente l’amante Nathan (un ottimo Kevin Kline) sulla apparentemente fragile e succube Sophie: la loro una relazione appare travagliata e controversa, con alti e bassi che scandiscono giornate trascorse al chiuso di un appartamento all’interno di una eccentrica villetta tutta rosa, dipinta in tal modo dal proprietario…
Anna Frank ---------------------------------------------------------------------------------- Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, una… segue
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Commenti (7) vedi tutti
In questo lungo e tragico film sul dramma personale di una sopravvissuta polacca al lager nazista di Auschwitz, la più notevole è senza dubbio la Streep. Mac Nicol finì in ruoli secondari mentre Kline interpretò un personaggio talmente folle e odioso che lo convinse a interpretare una commedia musicale l' anno seguente. Sconsigliato ai depressi.
commento di Mr RossiIn questo tragico film strappalacrime sulla vita di una sopravvissuta polacca ai lager nazisti la più notevole è ovviamente la Streep. Mc Nicol venne ignorato mentre Kline interpretò un personaggio talmente folle e odioso che lo convinse a tornare a fare il comico.
commento di Mr RossiEccessivamente prolisso.
commento di gruvierazIn un film intenso e potente una delle performance chiave della carriera di Meryl Streep.
leggi la recensione completa di Roberto T.Un gran regista, una storia che più drammatica non si potrebbe: ma è l'importanza di una interpretazione eccezionale ed unica che rende questo film, di fatto un po' sbilanciato nel suo correre avanti ed indietro nel tempo dei ricordi e della vergogna, oltre che della violenza, un'opera indimenticabile e lodata quasi unanimemente.
leggi la recensione completa di alan smitheevoto 7,5. Attori bravissimi, la Streep su tutti, davvero eccezionale. il film è caraterizzato da una lunga introduzione preparatoria di un lungo finale, in cui sprigiona tutte le sue potenzialità drammatiche.
commento di PPDifficile, ostico, necessita una grande attenzione per essere goduto appieno. La recitazione della Meryl, da sola, vale il film. Che è comunque imperdibile per chi è interessato all'argomento Olocausto.
commento di sonicyouth