Regia di Lars Kraume vedi scheda film
Fritz Bauer (Klaussner), ebreo dalle tendenze omosessuali latenti, è un procuratore generale tedesco che sta indagando sugli ex-nazisti che hanno trovato riparo all'estero dopo la seconda Guerra Mondiale. Sa che Adolf Heichmann (Schenk), il responsabile delle deportazioni di 6 milioni di ebrei nei lager, si trova sotto falsa identità in Argentina. Pur di catturarlo - e trovando infiorite resistenze nel suo stesso ufficio dove in molti gli remano contro per via di loschi interessi personali e per una imperitura connivenza tra politica ed ex nazisti - è disposto a prendere accordi sottobanco con il Mossad, trovando dalla sua parte solo il giovane procuratore Angermann (Zehrfeld). Affidato alla ricchissima espressività di Burghart Klaussner, che come interprete si è dimostrato uno specialista del genere a carattere storico (Il nastro bianco, Treno di notte per Lisbona, Diplomacy, Il ponte delle spie), Lo stato contro Fritz Bauer ricostruisce la difficile vicenda personale di questo cacciatore di nazisti fuori dagli schemi, figura dimessa eppure gigantesca, uomo determinatissimo e tutto d'un pezzo, con uno stile classico e una regia un po' inamidata ma assai efficace nel restituirci un importantissimo pezzo della storia del Novecento.
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