Trama
Germania 1957. La giovane Repubblica federale desidera lasciarsi alle spalle gli orrori nazisti mentre un solo uomo combatte per assicurare alla giustizia i colpevoli delle peggiori atrocità. Si tratta dell'intransigente procuratore generale Fritz Bauer, che 12 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale ottiene le indicazioni necessarie per scovare Adolf Eichmann. Insieme al giovane pubblico ministero Karl Angermann, Bauer si ritrova però ad affrontare le resistenze delle alte sfere, che vorrebbero fermare le ricerche e le indagini.
Approfondimento
LO STATO CONTRO FRITZ BAUER: L'UOMO CHE FECE ARRESTARE EICHMANN
Diretto da Lars Kraume e sceneggiato dal regista con Olivier Guez, Lo Stato contro Fritz Bauer racconta la storia dell'uomo che ha assicurato alla giustizia il criminale nazista Adolf Eichmann. La storia, ispirata a eventi reali, ha inizio nella Germania del 1957 quando il procuratore generale Fritz Bauer riceve le prove evidenti di dove si nasconda Eichmann, il colonnello responsabile delle deportazioni di massa degli ebrei negli anni di Hitler al potere. Bauer, di origine ebrea, dal suo ritorno dall'esilio in Danimarca non ha fatto altro che portare davanti alla corte tutti coloro che hanno commesso crimini durante il Terzo Reich ma le sue azioni, non per vendetta ma per salvaguardare il futuro della Germania, non hanno avuto il risultato sperato a causa della determinazione tutta tedesca di reprimere il sinistro passato della nazione. Poiché non crede più al sistema giudiziario tedesco, Bauer decide allora di contattare il Mossad, il servizio segreto israeliano, ma così facendo si macchia di tradimento.
Con la direzione della fotografia di Jens Harant, le scenografie di Cora Pratz, i costumi di Esther Walz e le musiche di Christoph M. Kaiser e Julian Maas, Lo Stato contro Fritz Bauer è così raccontato dal regista: «Ho conosciuto la storia di Bauer grazie a un libro scritto da Olivier Guez in cui trattava di come la vita degli ebrei potesse andare avanti dopo gli eventi dell'Olocausto nella terra dei loro stessi assassini. Uno dei capitoli raccontava di Bauer e dei processi di Auschwitz. Decisi tempo dopo di lavorare a un film su Bauer perché si tratta di una figura singolare: non si comporta infatti come la maggior parte delle vittime che non vuol più parlare dell'Olocausto. Sebbene armato di tenacia e resistenza, non vuole assicurare gli ex nazisti alla giustizia per vendetta ma solo per etica umanistica e per educare la gente. Raccontare tutta la storia di Bauer era impossibile. Ho deciso allora insieme a Guez di soffermarmi solo su un drammatico periodo della sua biografia: la caccia ad Adolf Eichmann, il leader nazista scappato in Argentina. Quello che ne è venuta fuori è la storia di uomo che ritorna in Germania dopo la fine della Seconda guerra mondiale con un'indole pessimista e si riscopre chiamato a una grande sfida contro l'oblio collettivo. Come dimostrano le sue apparizioni televisive, il suo desiderio è quello di insegnare ai giovani lo spirito della democrazia per costruire una nuoca società, togliendo il velo al silenzio sugli orrori del passato. Per questo motivo, Bauer sarà anche un'importante fonte di ispirazione per le rivolte studentesche che verranno tempo dopo.
Oltre a servirmi di filmati in cui appare lo stesso Bauer, ho condotto diverse ricerche che mi hanno portato a incontrare Gerhard Wiese, l'ultimo pubblico ministero del gruppo di Bauer, e molti dipendenti del Fritz Bauer Institute, oltre che a visitare una grande mostra del Museo ebreo di Francoforte a Bauer dedicata. Alla mostra erano esposti anche i files della polizia danese su Bauer e, in particolar modo, quelli che evidenziavano come era solito spesso accompagnarsi con prostituti. La sua sessualità è stata determinante almeno per due motivi: in primo luogo, a causa del famigerato paragrafo 175 del codice civile che puniva l'omosessualità; in secondo luogo, a causa dell'uso che ne fecero i suoi oppositori per denigrarlo».
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Commenti (7) vedi tutti
Interessante ma la parte finale non è particolarmente curata. VOTO 6,5
commento di arcarsenal79Nella Germania degli anni '50 il procuratore generale Bauer esrcita una spietata caccia ai criminali nazisti ma è osteggiato dai suoi stessi colleghi e superiori non ancora pronti a fare i conti col passato.
commento di ENNAHFilm Storicamente ben fatto ma la situazione s'allunga troppo e un po' scema d'interesse.voto.5.5.
commento di chribio1Interessante
leggi la recensione completa di Furetto60I film di spionaggio spesso sono difficili da seguire perchè la trama è complessa e le situazioni rilevanti trattate con superficialità, al contrario questo film si distingue nel suo genere per la chiarezza espositiva, l'eleganza con la quale tratta argomenti spinosi e la ricostruzione storica.
leggi la recensione completa di romancinFilm interessante e lucida descrizione della società tedesca una decina d'anni dopo la seconda guerra mondiale. La storia intrattiene per tutta la sua durata senza cali di tono o di ritmo, e gli attori, il protagonista in particolare, danno una buona interpretazione. Nonostante questo rimane poco da ricordare dopo la visione. Voto 7
leggi la recensione completa di DottorHudsonLa vicenda reale di un alto magistrato, ebreo tedesco, che nel dopoguerra combatte la sua lotta perché sia fatta giustizia. Un film avvincente come un thriller, dalla regia asciutta e priva di sbavature retoriche, che mette in luce il conflitto etico tra l'esigenza di dimenticare per andare avanti e quella di chiudere i conti con la storia.
leggi la recensione completa di lamiaopinione