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February - L'innocenza del male

Regia di Oz Perkins vedi scheda film

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La recensione su February - L'innocenza del male

di undying
8 stelle

Un film raffinato, lento, rarefatto, in bilico tra follia e possessione. L'ombra del maligno aleggia inquietante sulle vicende delle protagoniste. Protagoniste che sono in numero di tre come in principio tre erano le Madri, tre erano le Sorelle, tre le Muse, tre le Grazie, tre le Parche, tre le Furie...

 

Al Bramford college, istituto femminile cattolico di certo prestigio, la piccola Katherine (Kiernan Shipka) e la più grande Rose (Lucy Boynton) sono costrette a convivere assieme durante la pausa del semestre per svariati motivi: mentre per Katherine i genitori sembrano essersi scordati di andarla a prendere, Rose ha inventato una scusa per questioni affettive e sessuali. Frattanto anche la misteriosa Joan (Lucy Boynton), per un inquietante gioco di incastri satanico, viene condotta in auto da una coppia che si presta per condurla al Bramford college...

 

Emma Roberts

February - L'innocenza del male (2015): Emma Roberts

 

Osgood Perkins, figlio del più celebre Norman Bates di Psycho, si cimenta nella regia e lo fa affrontando il genere horror e un tema più che abusato, ovvero quello della possessione. Ma gli elementi qui vengono portati sullo schermo con molta tecnica ed una notevole capacità di messa in scena che sfrutta la graduale sospensione della incredulità. Le tre protagoniste femminili di February si muovono lentamente, in atmosfere rarefatte, sospese e dilatate nel tempo (bellissimo il replay con Kat in evidenza di influenza satanica, che ricorda la "contrazione" del tempo voluta dal maligno, similmente a quanto avviene nella scena con ascensore in perenne discesa nel film Chi sei?, dove il demonio calibra i tempi per permettere l'incontro con il condannato Dimitri/Richard Johnson).

 

Kiernan Shipka

February - L'innocenza del male (2015): Kiernan Shipka

 

Raffinatissimo, incantevole, talvolta gelido se non glaciale (e in questo parte del merito spetta anche alla melanconica ambientazione invernale), The Blackcoat's Daughter (letteralmente la figlia dell'uomo dall'abito nero, titolo suggerito al regista da un brano di una canzone del fratello Elvis) può contare sulle eccellenti interpretazioni delle tre brave protagoniste in bilico tra perversione (la possessione qui è voluta e, anzi, desiderata da Katherine), innocenza violata (Rose, vittima sacrificale) e discesa negli inferi (Joan tradisce il suo malcelato senso di colpa con l'urlo disperato in chiusa).

 

scena

February - L'innocenza del male (2015): scena

 

Volutamente contorto, raffinatamente rallentato, particolarmente curato sul piano visivo e acustico  (eccezionale la soundtrack del fratello Elvis Perkins) February incanta e rapisce, sorprende, affascina lasciando talvolta sorpresi per la complessa trama, articolata su tre diverse protagoniste che, a suo modo, costituiscono altrettante storie (o episodi) come si deduce dai nomi sovrimpressi quando entrano in scena.

 

scena

February - L'innocenza del male (2015): scena

 

Durante la concezione del film Perkins aveva visto Lasciami entrare e The strangers, due pellicole horror molto diverse per tematica ma altrettanto raffinate e rarefatte nello sviluppo narrativo: esattamente come lo è February, gioiellino cinematografico che si insinua nella mente, stampa immagini subliminali di demoni cornuti nel nostro subconscio e decanta, come un buon vino di annata, per riaffiorare più saporito e gustoso ad un ulteriore assaggio. Perché una seconda visione, e pure in tempi brevi, si rende pressochè indispensabile al fine di meglio schiarire taluni passaggi che assumono così una diversa prospettiva e, come pezzi di un affascinante puzzle, si incastrano perfettamente l'uno con l'altro.

 

Emma Roberts

February - L'innocenza del male (2015): Emma Roberts

 

Chi scrive suppone anche che Perkins sia stato particolarmente suggestionato da Argento e, in particolare da Suspiria: e non soltanto per il lavoro effettuato sul sonoro  (dichiaratamente espresso dal regista) ma anche per l'ambientazione in un college femminile (pur se qui piuttosto deserto), l'uso degli spazi interni che diventano -a loro modo- coprotagonisti, dialoghi rarefatti e sintetici ma molto significativi (si pensi alla leggenda narrata sulle suore in odor di satanismo) e per la presenza di un terzetto -Kat/Rose/Joan- che ricorda  (sarà pure casualmente) le "Tre Madri".

Nella sterminata produzione di horror attuali, spesso sconfinanti nel banale e talvolta elementare effetto splatter, un'opera come questa è una vera e propria rarità. Assolutamente da vedere, lasciandosi rapire dalla lentezza e dalla calma apparente, destinata invece a condurci gradualmente e con inattesa efficacia, tra le mefistofeliche ombre del migliore cinema demoniaco.

 

Emma Roberts, James Remar

February - L'innocenza del male (2015): Emma Roberts, James Remar

 

Citazione 

"Tu lo sai delle suore, non è vero? Sai che portano la parrucca, vero? Lo sai che non hanno neanche un pelo sul corpo? Niente peli ovunque. Guardagli bene le sopracciglia: sono finte... quelle vere, bruciate tutte. Non sai della storia della sorella di Jen Darling? Si è diplomata tre anni fa. Una notte ha sorpreso le suore mentre... adoravano il Diavolo."

(Rose a Katherine, in un dialogo che ricorda, senza ombra di dubbio, il clima stregonesco presente nel collegio di Friburgo dedicato ad Elena Markos - Suspiria).

 

Lucy Boynton

February - L'innocenza del male (2015): Lucy Boynton

 

Curiosità 

Non sarà sfuggito ai più attenti un dettaglio: Bramford  è anche il nome del palazzo in cui alloggia Rosemary nel capolavoro diretto da Polanski, ovvero Rosemary's baby. Un filo che lega (non a caso) due pellicole distanti nel tempo (1968-2015) ma con un risvolto narrativo decisamente luciferino. Come esclama ad un certo punto Katherine: "Ave, Satana!"

 

 

Disponibile il Dvd/bluray targato Midnight Factory (Koch Media) che lo propone in una pregevole slipcase comprensiva di booklet esplicativo a cura di Nocturno. Il film è proposto al top delle possibilità tecniche: video anamorfico 1.85:1 ed audio 5.1 Dts.

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