Secondo lungometraggio scritto e diretto da Ana Lily Amirpour, regista iraniana naturalizzata britannica, dopo lo struggente A Girl Walks Home Alone at Night del 2014, che ci era piaciuto tantissimo per le atmosfere e le tematiche. Arrivano i soldi e la regista alza il tiro, lo si vede dal cast (Keanu Reeves, Jason Momoa) e dagli effetti speciali, ma sembra perdersi un po' quell'anima originale e genuina che aveva caratterizzato il primo film.
Monoespressiva la pur bella protagonista Suki Waterhouse (una sorta di Greta Scarano londinese, ma Greta è più brava) che recita menomata degli arti e con un ghigno che si può permettere solo Clint Eastwood.
La regista ha comunque ben recepito la lezione di Mad Max e Tarantino. Leone ridacchia da lontano.
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