La giovane Arlen è un "lotto difettoso", una delle migliaia di americani ritenuti inaccettabili per la società e scaricati senza troppe cerimonie dal governo degli Stati Uniti in un territorio ostile e separato dal resto della civiltà. Mentre vaga nelle desolate terre in cui è in esilio, Arlen è catturata da una banda di selvaggi cannibali e ben presto si rende conto di dover lottare per la propria salvezza.
Non siamo ancora pronti per questi artistoidi che ci propongono fotografia e immagini come contenitore di una farcitura trita e ritrita quale è la storia ed il messaggio, tutto sommato banale di questo film inutile. Sconsigliato. Voto 4 ma solo perchè gli attori si sono impegnati.
Chi ama il cinema laccato e perbenista lasci perdere questa pellicola che tra arti evirati e lunghi silenzi mette comunque tanta carne la fuoco (letteralmente,vedere per credere)moderatamente consigliato...per me un 6.5
Se l'utopia del festival Burning Man diventasse realtá come stile di stile di vita, me lo immaginerei così. Film strano che in un primo momento mi diede un po' di nausea, ma duró poco, ben presto mi piacque e la regia mi colpí molto, persona libera la geniale e giovane regista attrice scrittice etc. Ana Lily Amirpou. Lo consiglio vivamente
La mela marcia può essere gettata o si può tentare di separare la parte compromessa segregandola. Buoni e cattivi in un film apocalittico tra Mad Max e i neon fosforescenti dei film di Korine.
In un futuro non meglio precisato gli Stati Uniti hanno eretto una recinzione divisoria che separa coloro che si adeguano alle regole della società civile da coloro che invece in qualche maniera le infrangono. Dietro la recinzione, che separa la civiltà da un vasto deserto, vanno tutti coloro che vengono etichettati come “lotti difettosi”: criminali, poveri, malati di… leggi tutto
Venezia 73 – Concorso ufficiale.
The bad batch non è un film che passa inosservato lasciando inerti, nel bene o nel male smuove, con ogni probabilità senza trasmettere la sensazione che alle spalle la bussola indichi sempre il verso giusto.
Fresca dei riconoscimenti e degli attestati di stima conseguiti con A girl walks home alone at night, Ana Lily Amirpour lo riempie di… leggi tutto
Quando ho visto questo film alla 73.ma Mostra di Venezia, sono rimasta inorridita, per le insopportabili scene cannibalesche e gli orrendi scenari dove si svolge la stria di questo !Lotto sbagliato", cioè tutti coloro(uomini e donne) che risultano non integrati nella società americana. In altre parole, la regista presume che invece di compiere dei passi verso una convivenza… leggi tutto
Un'utopia distorta, una speranza avariata, un'illusione di progresso che, invece di migliorarci, ci fa sprofondare dentro un baratro oscuro. La distopia non riesce ad essere una cosa sola, perché ha…
Secondo lungometraggio scritto e diretto da Ana Lily Amirpour, regista iraniana naturalizzata britannica, dopo lo struggente A Girl Walks Home Alone at Night del 2014, che ci era piaciuto tantissimo per le atmosfere e le tematiche. Arrivano i soldi e la regista alza il tiro, lo si vede dal cast (Keanu Reeves, Jason Momoa) e dagli effetti speciali, ma sembra perdersi un po' quell'anima originale…
“These are good artsy movies that lose a ton of money.” - Anonimo Californiano A differenza di A24 (cui ho dedicato in precedenza quest'altra → playlist), ch’è soprattutto una…
Noi siamo cibo affamato.
“È stato dai mattatoi di Chicago che i nazisti hanno imparato a lavorare industrialmente i corpi.” J.M. Coetzee - the Lives of Animals - 1999 …
Venezia 73 – Concorso ufficiale.
The bad batch non è un film che passa inosservato lasciando inerti, nel bene o nel male smuove, con ogni probabilità senza trasmettere la sensazione che alle spalle la bussola indichi sempre il verso giusto.
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Quando ho visto questo film alla 73.ma Mostra di Venezia, sono rimasta inorridita, per le insopportabili scene cannibalesche e gli orrendi scenari dove si svolge la stria di questo !Lotto sbagliato", cioè tutti coloro(uomini e donne) che risultano non integrati nella società americana. In altre parole, la regista presume che invece di compiere dei passi verso una convivenza…
Dopo dieci giorni di proiezioni, #Venezia73 giunge al termine, elargendo i verdetti della giuria presieduta da Sam Mendes. Qualcuno sarà contento,… segue
Ci sono voluti tre anni, e qualche conoscenza cinematografica in più, perché io individuassi nel corto Venezia/Massi di Simone Massi, proiettato all'inizio di ogni proiezione al Festival di…
Aspettando i risultati ufficiali della Giuria, appena finito di vedere, col film di Kusturica, tutti e venti i film del concorso, mi accingo a stilare una classifica che rappresenta in ordine di preferenza, i miei…
Prendiamo spunto dall'iconografia di "The Bad Batch", passato ieri nel concorso della Mostra di Venezia, per affermare che davvero questa potrebbe passare alla storia come l'edizione delle invasioni barbariche. Lo diciamo perché il film di Ana Lily Amirpour conferma il tentativo da parte dei selezionatori di sdoganare certo cinema di genere che fino a ieri, con tali proporzioni, sarebbe…
VENEZIA 73 - CONCORSO
La parte marcia della mela: quella che va isolata, emarginata oltre quel muro che separa la civiltà dal deserto, e geograficamente gli Usa dal Messico.
Ivi vengono confinati tutti coloro che non riescono o possono uniformarsi alle regole di vita comunemente condivise.
Abbandonati oltre il muro, lasciati liberi di decidere se finire in un luogo di speranza…
In un futuro non meglio precisato gli Stati Uniti hanno eretto una recinzione divisoria che separa coloro che si adeguano alle regole della società civile da coloro che invece in qualche maniera le infrangono. Dietro la recinzione, che separa la civiltà da un vasto deserto, vanno tutti coloro che vengono etichettati come “lotti difettosi”: criminali, poveri, malati di…
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Commenti (5) vedi tutti
Non siamo ancora pronti per questi artistoidi che ci propongono fotografia e immagini come contenitore di una farcitura trita e ritrita quale è la storia ed il messaggio, tutto sommato banale di questo film inutile. Sconsigliato. Voto 4 ma solo perchè gli attori si sono impegnati.
commento di ivanobluUn film senza capo né coda. Difficile trovare qualcosa di più sconclusionato.
commento di ValekChi ama il cinema laccato e perbenista lasci perdere questa pellicola che tra arti evirati e lunghi silenzi mette comunque tanta carne la fuoco (letteralmente,vedere per credere)moderatamente consigliato...per me un 6.5
commento di ezioSe l'utopia del festival Burning Man diventasse realtá come stile di stile di vita, me lo immaginerei così. Film strano che in un primo momento mi diede un po' di nausea, ma duró poco, ben presto mi piacque e la regia mi colpí molto, persona libera la geniale e giovane regista attrice scrittice etc. Ana Lily Amirpou. Lo consiglio vivamente
commento di AlfierLa mela marcia può essere gettata o si può tentare di separare la parte compromessa segregandola. Buoni e cattivi in un film apocalittico tra Mad Max e i neon fosforescenti dei film di Korine.
leggi la recensione completa di alan smithee