Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Ambientato in Francia per motivi di regime più che per esigenze di regia, "Imputato alzatevi!" è il migliore film comico realizzato nell'epoca fascista. Sì, migliore anche dei primi due o tre film con Totò, realizzati prima del 1945. La comicità surreale di Macario è pienamente valorizzata da un copione scatenato cui misero mano alcune delle menti più geniali della comicità all'italiana di ogni tempo: si sente soprattutto la mano di Vittorio Metz e Marcello Marchesi, ma vi fu anche lo zampino di Maccari e Guareschi. La satira è politica e sociale e la comicità ricorda molto da vicino quella che negli stessi anni stavano facendo in America i Fratelli Marx: naturalmente, Macario è più Harpo che Groucho, con qualche spruzzatina di Chico (soprattutto quando si mette al piano e canta "dove sei Lulù, cosa fai Lulù"). Sotto lo schermo dell'ambientazione francese l'Italietta fascista è messa completamente alla berlina, con quella sua morale rovesciata e con "il pubblico" pronto ad osannare un ometto, i cui unici meriti sono di avere ucciso una donna che, in fondo, "se lo meritava" e di avere ingaggiato un buon avvocato. E proprio la scena del processo è lo zenit del film, soprattutto grazie alla requisitoria "telegrafica" del pubblico ministero. Piccolo gioiello del cinema comico italiano.
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