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Il disprezzo

Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film

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La recensione su Il disprezzo

di bradipo68
8 stelle

A Godard è capitato spesso di riflettere sull'arte e sul suo significato.Qui si parla anche della sua commercializzazione.La domanda è:si può rendere l'arte più appetibile per il pubblico?La mia risposta,molto terra terra è:dipende dal pubblico e dalla sua capacità di recepire.E'come quando si parla ad una persona ,si cerca di spiegarle qualcosa e quando costei cerca di riportare quello che le è stato spiegato inevitabilmente riassume spesso stravolgendo il senso di quello che è stato detto:una sorta di crasi sintattica.L'arte non è per tutti i tipi di pubblico.E probabilmente la riflessione di Godard è questa:se da una parte ci sono le esigenze di preservare l'arte(l'artista come figura centrale) dall'altra ci sono esigenze più concrete(il produttore a cui interessa poco il discorso artistico,interessano solo i dobloni) un faticoso punto di incontro non si troverà mai.In questo la sua concezione d'arte è lo specchio dell'elitarismo del suo cinema ma sinceramente non me la sento di dargli torto.Il disprezzo  riflette sull'integrità dell'artista,sul suo venire a compromessi.Compromessi che offuscano la sua arte a tal punto da fargli perdere la sua libertà di sguardo.All'orizzonte solo Odissee di cartapesta.Godard si sceglie come alter ego Michel Piccoli in un personaggio ondivago per debolezza(perderà la sua arte e anche la moglie),la Bardot si fa notare soprattutto quando è svestita(magari a prendere il sole prona con un libro aperto a coprirle le terga ) o quando infila una collana di parolacce.Fritz Lang  recita se stesso in una quasi caricatura.Un segno del destino che vicessitudini  narrate tra sceneggiatore,regista e produttore siano le stesse(anzi molto più edulcorate)di quelle che accaddero veramente tra Ponti e Godard:il primo tagliò e stravolse il film al secondo nel nome della commercializzazione dell'arte.Il secondo rspose a carte bollate.Bellissima la villa di Curzio Malaparte dove è girata la parte ambientata a Capri,sembra rimandare ai film di Antonioni.... 

Su Jean-Luc Godard

riflessione acuta barbaramente massacrata dal produttore.Molte finezze registiche

Su Brigitte Bardot

impossibile non notarla

Su Michel Piccoli

ondivago per debolezza,alter ego di Godard

Su Jack Palance

grottesco

Su Giorgia Moll

parte secondaria

Su Fritz Lang

quasi una caricatura di se stesso

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