Regia di Rocco Papaleo vedi scheda film
Regia numero tre di Rocco Papaleo, che colse un buon successo nel 2010 con il suo esordio registico, "Basilicata Coast to coast", e la cui opera seconda ( sempre il passaggio più complicato, che sia conferma o rilancio) "Una piccola impresa meridionale" passò maggiormente inosservata presso pubblico e critica, "Onda su onda" prende il titolo dal celebre brano di Conte-Lauzi, e racconta di un'accoppiata balzana. Che prevede, in un viaggio per mare verso l'Uruguay, l'incontro tra un cantante di bassa categoria, ed il cuoco del vascello, che non mette piede sulla terraferma da quattro anni: tra i due sono scintille, battutacce e stizze varie, per poi stringere una strana alleanza, la quale, forse, potrà diventare un'amicizia. Infatti, dovranno scambiarsi i ruoli, e ci sarà una sorpresa per entrambi. Il film ha un andamento leggero che non dispiace, e che, non spesso, porta lo spettatore a sorridere più di una volta, ed è un peccato che nell'ultima parte ci sia una sterzata netta verso una sorta di patetismo che è poco congruo con quel che è stato il lungometraggio fino ad allora. Da apprezzare l'ambientazione in un Paese un pò troppo trascurato dal cinema, come l'Uruguay, e la tendenza di Papaleo a non costruirsi addosso i film da lui stesso diretti, però qui si notano degli scompensi narrativi fin troppo marcati, a definire una pellicola altalenante nella riuscita.
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