Regia di Cristi Puiu vedi scheda film
Vita di tutti i giorni e morte, privata e non solo, si incontrano e incrociano durante una riunione di famiglia organizzata a scopo commemorativo. Sullo sfondo un'Europa in guerra che subisce ferite a tradimento che lasciano il segno.Lunghissimi piani sequenza, dialoghi che rispecchiano la quotidianità per un cinema d'autore che sfida tempo e ritmo
FESTIVAL DI CANNES 2016 - CONCORSO
Nella splendida locandina del film una serie di palazzi grigi in riva al mare si staglia da lontano come la catena montuosa del titolo, interrompendo il deserto circostante.
In realtà l'azione (si fa per dire) si svolge a Bucarest, dove un brillante neuropsichiatra è appena tornato dopo un viaggio da Parigi, proprio nel periodo dell'attentato contro la redazione di Chalie Hebdo.
Puiu segue i suoi personaggi nella quotidianità delle loro azioni e nella gestualità e affabulazione dei discorsi che regolano l'ordinario banale della vita di tutti i giorni: lunghi piani sequenza inseguono i personaggi, portandoli ad una riunione di famiglia organizzata per commemorare un padre recentemente scomparso.
E il film, lungo (sin troppo) quasi tre ore, sviscera ed intreccia i drammi pubblici come la cronaca degli attentati terroristici che hanno insanguinato alcune capitali europee, con le dinamiche private di contrasti molto più personali.
Ne scaturisce un film piuttosto affascinante, girato molto bene "addosso" ai suoi protagonisti, letteralmente investiti dallo sguardo della macchina e del regista.
Un film che, in attinenza con lo stile della scuola rumena, forte di cineasti davvero pprezzati e premiati internazionalmente (Mungiu, Porumboiu ed altri) non si preoccupa di esigenze di ritmo e prosegue senza alcuna ansia narrativa, calato sui suoi piccoli grandi misteri di famiglia che si svelano, sgretolando pilastri che parevano impossibili da abbattere.
Dopo l'apprezzato La morte del signor Lazarescu, premiato a Cannes al Certain Regard, e dopo Aurora, Puiu si presenta per la prima volta in Concorso con un fim che, per tematiche e stile, potrà incontrare il favore incondizionato di alcuni gurati.
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