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Ma Loute

Regia di Bruno Dumont vedi scheda film

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La recensione su Ma Loute

di alfatocoferolo
6 stelle

Pellicola grottesca, non per tutti i palati, che attacca le convenzioni sociali. Ritmo soporifero, tenete sott'occhio Raph, meritatamente candidata al Premio César per la migliore promessa femminile.

Ma Loute è uno squarcio nella carne che mostra l'anima nera dell'uomo. Il protagonista lavora col padre, trasportando persone da una lato all'altro della sponda di un fiume, a piedi quando la marea è bassa oppure in barca quando sale. Lui e la sua famiglia si nutrono dei cadaveri di alcuni turisti di passaggio, spesso uccisi proprio durante le traversate. I tre piccoli fratellini e Ma Loute mangiano la carne cruda delle loro vittime, mattata e segata dalla madre. Ma Loute si innamora - ricambiato - di Billie Van Peteghem (interpretata da una promettente e bellissima attrice dal conciso nome di Raph) figlia di una ricca famiglia in villeggiatura nei pressi della baia di Slack. Di questa famiglia fa parte una curiosa parata di personaggi incestuosi a vario titolo, Aude Van Peteghem la madre di Billie ha concepito il figlio col fratello ma ha il dubbio che possa essere di loro padre. 

Ma Loute è una pellicola grottesca, sebbene i toni più evidenti di questa connotazione arrivino nel finale già dall'inizio i personaggi sono tutti abbastanza strambi sia nell'aspetto che nel modo di parlare e di muoversi.

Nel complesso non mi sento di promuovere questo film, merita un voto sufficiente per il coraggio di osare, per alcuni buoni elementi (tra cui non annovero sicuramente Juliette Binoche) ma risulta abbastanza noioso a causa del ritmo molto lento e dei dialoghi volutamente irritanti. La carica grottesca non sempre va a segno, è possibile trovare chiari attacchi al perbenismo sociale, alla discriminazione, alle ambizioni eugenetiche dell'aristocrazia ma d'altra parte alcune scene (come quella delle lievitazione) non hanno alcuna valenza - a meno che non sia sfuggita a me - e tutto sommato questi temi sono stati già trattati e meglio in Kynodontas e in altre pellicole dalle simili connotazioni grottesche e macabre.

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