Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Ladruncolo per necessità, Valjean sconta un lungo periodo di carcere e ne esce convinto a cambiare vita completamente. Ci riesce, ma il destino avverso - e l'ispettore Javert - sono di nuovo sulla sua strada.
La riduzione cinematografica de I miserabili di Victor Hugo che Riccardo Freda diresse nel 1947 risultò tanto articolata - e quindi lunga - da meritare una suddivisione in due capitoli: questo Caccia all'uomo è il primo, a cui segue la seconda tranche del romanzo su pellicola costituita da Tempesta su Parigi, uscito contestualmente e con gli stessi interpreti. Produzione interamente italiana, questo film sfodera la presenza di Gino Cervi quale impeccabile Jean Valjean, protagonista, e una serie di ulteriori nomi di richiamo sul cartellone fra i quali si possono citare Valentina Cortese, Luigi Pavese, Andreina Pagnani, Massimo Pianforini (che curiosamente sarà presente, in altro ruolo, anche sul set de I miserabili diretto da Sandro Bolchi nel 1964 per la Rai) e il tedesco Hans Hinrich, poco noto ma buonissimo interprete dell'ispettore Javert. Su Freda come illustratore e dotato artigiano del cinema non c'è molto da aggiungere: il prodotto è ben confezionato e aderisce fedelmente al testo di base, con una sceneggiatura che il regista ha co-firmato con una coppia di futura immensa notorietà, cioè quella formata da Monicelli e Steno. 6/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta