IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Il barista meridionale disoccupato Sandro Esposito, incontra il ladruncolo ex motociclista milanese Pericle, suo coetaneo. Tra i due, coetanei e bellocci, nasce un'amicizia virile in cui il milanese inizia l'amico alle truffe tramite scippo. Grazie alle informazioni estorte ad una bella amica di Sandro, la ingenua Marzia, i due adocchiamo un falso prete specializzato nel far espatriare capitali di provenienza illecita.
Effettuato il colpo ai danni di costui, i due si chiudono in quarantena per far sparire le proprie tracce, ma quando Pericle si decide ad uscire per partecipare ad una corsa in moto, ove risulterà vincitore, il truffato troverà il modo di trovarlo e vendicarsi, uccidendo il Pericle. A Sandro pertanto, non resterà che vendicarsi, e nel farlo, riuscirà a riagguantare il malloppo sottratto e poi recuperato dal falso prelato.
A parte la bizzarria di rendere Joe Dallesandro un "bauscia", la circostanza di creare la coppia Ranieri/Dallesandro risulta la cosa più originale e interessante dell'intero film, scritto peraltro in modo fiacco e strampalato, circondato come si ritrova di personaggi eccentrici che si riducono a macchiette leziose e poco credibili. Eleonora Giorgi, che ben figura a rendere esteticamente scintillante il trio di protagonisti, interpreta una marzia che finisce per risultare un personaggio troppo esile e debole, per riuscire davvero a dominare in mezzo ai due.
Massimo Ranieri dà vita all'unico personaggio veramente interessante del disoccupato Sandro, a cui una scrittura un po' più calibrata e felice avrebbe potuto conferire sfaccettature davvero degne di nota.
Dirige un po' svogliatamente Aldo Lado, solitamente più motivato e capace di ben altri ritmi e risultati artistici.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta