Regia di Aldo Lado vedi scheda film
Pur compendiando tutti i cliché del periodo anni '70 (e quindi sesso libero e trittico, Eleonora Giorgi che recita più di pelo che altro), una non disprezzabile variazione sull'amicizia tra un sottoproletario(Massimo Ranieri) e Joe Dallessandro al solito delinquentello e rapinatore-scippatore che lo coinvolge nel crimine, del film di azione e motociclette, che all'epoca assicurava buona affluenza di pubblico ma non in questo caso che fu un flop.
Buono il finale anche se Ranieri così scaltro e duroz invincibile vendicatore e giustiziere del cattivo e finto prete Pino Colizzi, non è molto credibile.
Regia di Aldo Lado che cerca di smarcarsi e fare altro, con un genere che non aveva mai affrontato prima, senza poi nemmeno troppa della grevità di concetto e massime di dialogo cosi congeniale al cinema popolare italiano anni '70, e che forse avrebbe pure in questo contesto di storia e personaggi, giovato a dare maggiore colore al film, così un poco insipido.
Ma come accennavo Lado non era un Deodato, forse più adatto ad un racconto del genere stante anche il buon risultato di successo dello stesso anno con altro film per molteplici aspetti simile, e molto più cafone e naif, quindi anche per questo, adatto.
Di assoluto culto i caschi colorati anni '70 dei due protagonisti, e ovviamente le moto Honda e Kawasaki. Anzi tre, quando c'è la Giorgi in mezzo a loro sulla sella(e sappiamo del rapporto anche personale nella vita della Giorgi con le maxi moto dell'epoca, che non gli portò molta fortuna).
John Nada
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