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Ghostbusters

Regia di Paul Feig vedi scheda film

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La recensione su Ghostbusters

di Utente rimosso (cinerubik)
7 stelle

In omaggio ai grandissimi Ghostbusters di Reitman, arrivano LE Ghostbusters. Eroine pronte all'azione e a farci divertire in un film che rimescola le carte e i ruoli, pur senza "calpestare" né spodestare l'originale.

La campagna mediatica che ne ha preceduto l'uscita ha finito per dare i suoi frutti incuriosendo tutti coloro (ad onor del vero una netta minoranza) che, seppur amanti dell'originale film di Reitman, non si sono sentiti offesi o indignati per questo "ricalco" in salsa rosa diretto da PAUL FEIG.

A dir la verità, completamente disinteressato ma assolutamente non prevenuto (cerco sempre di diffidare il meno possibile), ho accolto con moderato entusiasmo la proposta di mia figlia di andare a vedere questo "chiacchierato" remake. Nel buio della sala (discretamente gremita) scorrono le avventure di Erin (KRISTEN WIIG), attrice che ho molto apprezzato ne "LE AMICHE DELLA SPOSA", qui nei panni di una scienziata in procinto di ottenere una cattedra alla Columbia University e che rischia di veder saltare i suoi progetti (e la sua credibilità) a causa della pubblicazione di un libro sul paranormale, scritto a quattro mani anni addietro. Nel tentativo di arginare le vendite del libro, si reca dalla sua co-scrittrice Abby (MELISSA McCARTHY) per ricevere spiegazioni ma per una serie di circostanze si risveglia in lei l'antica passione per la ricerca dei fantasmi e la sua prospettiva cambia completamente.

 

La sensazione iniziale è di veder mietere ciò che altri hanno seminato o calpestare in modo oltraggioso una neve compatta e perfetta; la storia in effetti non brilla di luce propria ma riflette parte del ben noto fulgore dei "real" Ghostbusters, tuttavia non sembra eccedere in presunzione e via via che la trama avanza e ci si affeziona (a dire il vero assai presto) alla goffa Erin, alla svampita Abby e alla stravagante Jilian (la richiestissima KATE McKINNON) alle quali si unisce la grintosa Patty (LESLIE JONES), tutto diviene più "accogliente", al punto da permettere di superare l'assurdo parallelo mentale (che s'innesca in automatico) con il passato e riuscire a cogliere e godersi spensieratamente i continui omaggi, atti d'amore e ammiccamenti (tra cui illustri camei) che il nuovo GHOSTBUSTERS regala al suo illustre predecessore. Due ore durante le quali divertentissime gags si alternano a trovate meno brillanti, fino agli spassosi titoli di coda, durante i quali non mancano le piacevoli sorprese. Non ci si spancia ma ci si diverte, senza l'assillo del "celo, celo, celo, manca" causato dal sovrapporre due sceneggiature dichiaratamente simili. Non mancano gli scricchiolii che fanno tremare per le sorti del "castello" che invece regge e finisce per distendere i nostri volti.

 

Cosa mi è piaciuto del film? Innanzitutto l'inversione di ruoli con LE acchiappafantasmi capaci di mostrare tutte le sfumature del loro sesso facendone risaltare la genialità, la determinazione e il coraggio, scherzando sulle frivolezze, ironizzando sul ruolo del "pupo" senza cervello (un CHRIS EMSWORTH un tantino troppo teatrale), solitamente affidato alla bambolona di turno, con qualche tocco di classe, che poggia soprattutto sulla bravura della Wiig.

 

Il regista Paul Feig, sfrutta una grande ma complicata occasione, dando vita a un fantasy-action-movie che perde un effetto sorpresa (lo storyboard originale) ma sorprende nelle varianti anche grazie a effetti speciali molto più "duttili" rispetto al 1984.

 

Nel gioco dei paragoni, a conti fatti cosa manca? Sicuramente un Peter Venkman.

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