Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
l film” La signora scompare di Hitchcock” del 1938 è una pellicola che ha al suo interno tutte le caratteristiche del regista inglese.
Tutto ciò che è Hitchcock è presente nella pellicola: spionaggio, tensione, giallo e anche un pò di ilarità.
Il film ha un soggetto non molto complesso, ma con la maestra del regista londinese, tutto diventa enorme.
Durante un viaggio in treno dai Balcani verso Londra, una giovane inglese si mette alla ricerca di un’anziana signora, conosciuta durante il viaggio e poi misteriosamente scomparsa.
Questo film è come sempre uno spettacolo di tecnica, incredibile la scena delle bevande drogate fatta tutta attraverso i bicchieri e con i protagonisti che toccheranno i bicchieri sono a fine scena.
E’ inutile soffermarsi sul montaggio, semplicemente magistrale, Il film è fatto tutto in un teatro di posa e la cosa vedendolo non è cosi ovvia, ma è pur sempre Alfred Hitchcock.
Il film uscito in America e in Inghilterra nel 1938, in Italia esce solo nel 1978 e con un doppiaggio che cambia sensibilmente il significato del film.
E’ evidente che il regista nel 1938 firma un film antinazista, ma il nostro doppiaggio rovina tutto trasformando in maniera arbitraria, uno dei cattivi da italiano a spagnolo, e dando una connotazione delle battute più ironica che drammatica.
Cosi facendo si perde un po’ anche la scena della resa con il fazzoletto bianco dell’avvocato inglese antipatico che cosi facendo si fa uccidere dalle spie. Evidente allusione al patto di Monaco del 1938.
Infine anche il Dottor Hartz dalla forte connotazione tedesca, sembra perdere un pò di enfasi nel doppiaggio nostrano.
Il film resta una pellicola che ha fatto la storia del cinema ma che da noi non è ma sbocciata come doveva.
Ovviamente sottolineo che c’è sempre il Cameo di Hitchcock, infatti nella scena alla stazione di Londra, lui è uno dei passanti.
Nel 1979 è stato fatto un remake dal titolo il mistero della signora scomparsa, con protagonista Angela Lansbury dove risulta molto evidente l’attacco al mondo nazista, cosa che nel 1938 non era possibile fare in maniera cosi serena.
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