Regia di Javier Ruiz Caldera vedi scheda film
"Anacleto? Agente segreto? Dai, te lo sei inventato adesso!". Alla fine, la
reazione di qualsiasi ragazzo nello scoprire che il suo tranquillo padre appassionato di insaccati è in realtà un agente segreto, per di più con un nome così bislacco, sarebbe più o meno questa. La divertentissima confessione di Anacleto, mentre sta sminuzzando in un tritacarne il sicario con cui è stato protagonista di un esilarante combattimento, è solo una delle perle comiche di questo scatenato film iberico, fusione eccellente di commedia, azione e spionaggio.
La trama è quella più classica: un cattivo, un buono, una minaccia, un tradimento e una resa dei conti, con un finale però inaspettato. Il tutto è condito da scene di lotta ben girate, sparatorie, inseguimenti e tensione. Armi e dotazioni da James Bond? Eh, non proprio. Come ha ricordato l'energico regista Javier Ruiz Caldera alla presentazione della pellicola al 25' Festivalnoir di Courmayeur, la Spagna è in crisi, i tagli incombono su tutto, servizi segreti compresi. E così veniamo subito posti davanti alla trovata forse più geniale: uno spy movie con spie squattrinate, spesso perse nei ricordi di missioni di altri tempi.
Gli stipendi sono da fame, gli uffici divisi con le poste, le dotazioni precolombiane e i computer farebbero gola a un collezionista di proto-tecnologie. Ma non temete, la par condicio incombe. Infatti, anche gli antagonisti hanno gli stessi problemi. Si muore dal ridere nel vedere il malvagissimo Vázquez alle prese con un mobile Ikea, mentre lavora al suo diabolico piano: vendicarsi di Anacleto uccidendo suo figlio Adolfo.
Tra scagnozzi in tuta acrilica che hanno visto tempi migliori, situazioni assurde ed esilaranti, soluzioni barcamenate ma ingegnose e una Rossy De Palma con un ruolo breve ma memorabile, questo film diverte dal primo all'ultimo minuto, grazie anche a un ritmo intenso e serrato. Un prodotto esplosivo e originale, che ringalluzzisce un genere spesso stanco e scevro di nuove trovate.
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