Regia di David M. Rosenthal vedi scheda film
Classico thriller di stalking e ossessione: l'assenza di tensione e di originalità però, rende "The Perfect Guy" un film mediocre.
Siamo alle solite: buoni attori, buona coreografia e un'idea di base da vero thriller di paura. Tutto molto bello se non fosse per l'assoluta mancanza di originalità che rende il film estremamente scontato. L'assenza di originalità provoca, infatti, un effetto domino (dai risultati altamente negativi per il film) che fa sì che le scene siano molto prevedibili e, di conseguenza, viene meno l'effetto sorpresa seguito da paura. Il risultato è che si ha di fronte un thriller che non suscita tensione e che lo spettatore è come se lo avesse già visto.
"The Perfect Guy" ricalca in pieno film come "Via dall'incubo" (anche se quest'ultimo film era tutta ben altra cosa), "Obsessed", "David the stepfather", "Ossessione omicida", senza aggiungere nulla di nuovo.
Il film segue una routine che è uguale a quella di tante altre pellicole: nei primi 30 minuti si effettua un'introduzione e il cattivo (in questo caso Carter) inizialmente appare, appunto, come il ragazzo perfetto; nei successivi 30 minuti il ragazzo non è più così perfetto ma inizia ad apparire strano fino ad essere etichettato come "anormale"; infine nell'ultima mezz'ora, il tutto degenera e si passa dall'insistenza delle telefonate agli omicidi, per arrivare in tutta fretta alla resa dei conti finale.
Ebbene, ciò lo si è già visto in numerosi film e, purtroppo, "The Perfect Guy" non è un'eccezione. Anzi, in questo film tutto ciò avviene in modo ancora più standardizzato e scontato. Basti pensare al fatto che Carter utilizza la chiave nascosta per entrare in casa della protagonista, o al fatto che le ruba il suo gatto... tutte scene prevedibili che lo spettatore intuisce durante il film. Però una cosa va detta... non sono gli spettatori ad essere dei "piccoli geni", ma (per dirla con una battuta pronunciata all'inizio dell'ultimo "Scream") è il regista che si è fatto poche domande.
Come appena detto, scene di vera tensione non ce ne sono e le poche sono prevedibili, l'originalità è del tutto assente e il finale, a parere mio, fortemente scontato.
"The Perfect Guy" è comunque una pellicola che scorre veloce e che non annoia, però chi vuole rimanere spaventato, o essere sorpreso nello sviluppo e nel finale del film, rimarrà deluso.
Vedendo questo film ne ho ancora di più rivalutato un altro visto recentemente (vale a dire "The Gift - regali da uno sconosciuto"). In confronto quest'ultimo è un thriller di lusso.
Per concludere, voglio invece sottolineare una cosa che ho apprezzato di questo film. Vale a dire, la musica (la musica è stata curata da Atli Orvarsson). La colonna sonora adoperata è stata molto pertinente alle scene, in particolare quella iniziale. Per far percepire agli spettatori l'atmosfera di quiete e felicità all'inizio del film era già più che sufficiente la splendida colonna sonora, da sola ha infatti reso meglio l'idea rispetto agli attori e a tante parole.
Per il resto, però, film mediocre.
Voto: 3/4
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