La recensione su Desconocido - Resa dei conti

Desconocido - Resa dei conti (2015): locandina

Una mattina come tante, ad un quadro direttivo di una società di intermediazione mobiliare, giunge una telefonata minatoria mentre si appresta a portare i due figli a scuola, prima di entrare in ufficio.

Un uomo, sconosciuto al nostro bancario, rivela di aver piazzato alcune cariche esplosive sotto i sedili dell'auto , avvisandolo che, in caso di fuoriuscita dalla macchina di ognuno dei tre, si sarebbe provocata una esplosione letale.

L'uomo al telefono sostiene di essere stato truffato anni prima di tutti i risparmi dallo scaltro manager finanziario, che gli ha piazzato in fondo rivelatosi poco dopo un fallimento, in grado di erodere tutto il capitale accumulato con parsimonia assieme alla defunta consorte, ed investito confidando nel promotore finanziario.

Desconocido - Resa dei conti (2015): Luis Tosar

Desconocido - Resa dei conti (2015): scena

Pertanto l'uomo pretende che, dall'auto, il bancario cerchi di dismettere tutto il suo patrimonio disponibile, nonché si prodighi a collocare prodotti finanziari in quantità tale da girare sulla vittima dall'imbroglio l'esatta somma persa a causa dell'azzatdato investimento.

La situazione precipita nel panico quando il promotore si vede costretto a coinvolgere la moglie, intestataria di gran parte dei risparmi della coppia, e questa, su consiglio del suo amante avvocato, si prende l'iniziativa di avvisare la polizia.

Meno male che nella disputa con le forze dell'ordine, diffidenti e poco propense a credere alla versione fornita dal bancario, si inserisce una donna tosta e sensibile, responsabile del pronto intervento e delle squadre speciali antimine, la quale intuisce prima di ogni altro, a differenza dei colleghi, che L'uomo in macchina non è un pazzo colto da raptus omicida, ma semplicemente un capofamiglia messo ai ferri corti e minacciato da un folle in cerca di vendetta, o di risarcimento.

Desconocido - Resa dei conti (2015): locandina

Desconocido ha dalla sua una regia scattante ed un ritmo a pronta presa che scandisce il tempo come in un conto alla rovescia adrenalinico e veloce, in grado di coinvolgere.

Altri elementi positivi si individuano nella prestazione accattivante e emotivamente convincente sia della star protagonista, quel leone di Luis Tosar, sia della sua "antagonista-alleata", la dura con cuore Elvira Minguez, che entra in scena dopo quasi un'ora con una bella ed efficace introduzione quando la macchina da presa la segue da dietro mentre lei si accinge ad entrare in azione.

Entrambi sono attori dalla forte presenza scenica e, a loro modo, "diversamente belli" quando l'espressione ruvida e l'aspetto incolto diventano un surplus di charme e fascino indiscutibili.

Purtroppo però bisogna anche notare come la sceneggiatura, impegnata a mantenere alto il tasso di tensione, sfruttando ogni escamotage che supplisca l'unità di luogo a cui molto spesso inevitabilmente costringe il contesto, ecceda spesso in situazioni al limite della forzatura, come capita ogni qualvolta prenda il sopravvento, nella dinamica del contendere, la giovane, tosta, ma anche snervante giovane figlia petulante ed insopportabile del protagonista.

Desconocido - Resa dei conti (2015): Paula del Río

Desconocido - Resa dei conti (2015): Javier Gutiérrez

Desconocido comunque celebra tutti i cliché del film di genere, rielaborandoli con una certa sagacia e savoir faire per nulla scontati nel cinema commerciale di oggi.

Se infatti di cinema aperto al facile consumo si parla - ed è così - meglio questo film di tutta la media deludente e grossolana di quanto fuoriesce dalle produzioni milionarie, ma ben più dozzinali e rozze, del francese Luc Besson.

Bisognerebbe, nel caso spagnolo - senza con questo voler inserirmi nella nota controversia nata proprio su questo sito in risposta ad un articolo, scarno quanto di certo eccessivamente generalista ai danni del cinema spagnolo, apparso su FilmTv-rivista- riuscire a contenere il sensazionalismo che induce certi sceneggiatori incauti a lasciarsi prendere eccessivamente la mano con soluzioni che non concedono quanto l'incipit ben congegnato promette.

Eccedendo in tal senso, in sovraccarichi inutili di tensione dannosi al valido contesto narrativo su cui si poggia la storia.

Desconocido - Resa dei conti (2015): Paula del Río, Luis Tosar

The Reckoning - Istinti criminali (2003): Elvira Mínguez

Ma il cinema commerciale di genere è un filone fortunato e generalmente premiato dalle scelte della massa, e che ci ha visto primeggiare fino a tutti i Settanta, ed è  certo ancora oggi in grado di attirare, in generale, attenzioni e pubblico assidui: di fatto esso è in po' quello che manca da decenni al nostro paese, ove la commedia facile e sorniona, ruffiana e spesso smodatamente sentimentale o generazionale, ha sotterrato e fatto sparire ogni altro stile e tentazione di fare e creare cinema. 

Per cui tanto di cappello a queste imperfette, ma tutto sommato lodevoli e molto professionali, impeccabili produzioni iberiche, in grado di poter varcare i confini nazionali e rendersi esportabili e visibili anche altrove.