Regia di Kevin Costner vedi scheda film
Nel 1863 John Dunbar (Kevin Costner), stanco di vedere il massacro tra nordisti e sudisti, sceglie di presidiare la zona dalla parti del Nebraska. Nella sua nuova residenza entra in contatto con la popolazione Sioux, supera le barriere linguistiche dell'idioma Lakota, contrae matrimonio e si fa alfiere della lotta contro un vicino popolo bellicoso. Ma all'arrivo dei bianchi distruttori sarà costretto a lasciare la sua gente d'adozione per non attirare l'attenzione dei militari su questa mite e laboriosa popolazione.
Al suo esordio dietro la macchina da presa, Costner imbocca controcorrente la strada di un clamoroso successo: sfida le regole convenzionali imbarcandosi in un genere in declino come il western, facendo durare il film tre ore; rinuncia alla lingua e lascia parlare gli indiani senza doppiaggio per l'intero film; infine, riduce le scene d'azione e nelle poche che tassellano il film consegna perpetuamente ai bianchi la parte degli autentici incivili. Un film epico, a tratti commovente, a tratti prolisso e manicheo, insieme un'elegia della Natura e un'amara parabola sull'inutilità del progresso. Tratto dall'omonimo romanzo di Michael Blake, che è anche sceneggiatore, il film ha vinto ben sette Oscar: miglior film, regista, sceneggiatura, colonna sonora, fotografia, montaggio e sonoro. Come se non bastasse, Costner aveva già vinto a Berlino l'Orso d'argento "per una eccezionale riuscita individuale come attore, produttore e regista" (questa la ragione ufficiale)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta