Regia di Kevin Costner vedi scheda film
Nel 1990 esce un film che farà la storia della cinematografia almeno quella americana, chi non ha mai sentito parlare di Balla coi lupi?
Ancora una volta, come vedremo due anni dopo in “l’ultimo dei mohicani” il protagonista è un occidentale che fa un percorso di cambiamento e di trasformazione, soprattutto di modifica del suo pensiero sui pellerossa.
Anche in questo caso abbiamo due tribù di pellerossa nemiche: da una parte i “buoni” Sioux e dall’altra i “cattivi” Pawnee capitanati dal solito Wes Studi. Oltre ovviamente alle manie di protagonismo e di conquista degli occidentali.
La pellicola ha una durata piuttosto corposa di circa tre ore con una versione “director’s cut” di quasi quattro ore.
Anche in questo film possiamo ammirare la bellezza della fotografia e delle musiche che la fanno da padrone e ci accompagnano tenendoci per mano per tutta la durata del racconto.
Il film si è aggiudicato sette premi oscar (miglior film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, sonoro, colonna sonora). Tutti meritati.
Questo non è semplicemente un film, è un capolavoro planetario che ha nei suoi difetti gli stessi pregi: è piuttosto lungo (ma non te ne accorgi) l’interpretazione degli attori a volte così eccessiva da sembrare caricaturale (la descrizione del carattere e delle caratteristiche fisiche di ogni personaggio è perfetta), lo specchiarsi un po’ troppo nel protagonista (ma che interpretazione ha fatto Kevin Kostner?)
Questo film non è soltanto un viaggio nel mondo degli ultimi pellerossa ma è un viaggio nella vera magnificenza del cinema, quella che ci fa sognare ogni volta che entriamo in una sala o ci mettiamo in divano davanti ad uno schermo.
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