Regia di Michael Polish vedi scheda film
Tratta dall'omonima autobiografia di Don Piper. Temi importanti, ma film fiacco.
Don Piper, un pastore protestante della chiesa battista, tornando a casa dopo aver tenuto una conferenza in Texas nel 1989, si schiantò contro un semi-articolato, che aveva invaso la sua corsia e rimase incastrato nelle lamiere dell’auto, senza battito cardiaco per un'ora e mezza, dopo che i paramedici e la polizia, già lo avevano dato per morto. Piper giaceva intrappolato nella sua vettura accortacciata, coperto da una tela cerata, quando un reverendo di passaggio che aveva assistito alla conferenza, decise di pregare accanto al suo corpo esanime e Piper improvvisamente e inaspettatamente, si unì al suo canto.Si gridò ovviamente al miracolo. Dopo l'incidente, Don salvato in extremis, entrò in crisi, provava rabbia per essere stato strappato ad un luogo di beatitudine, nello stato “beato” di pre-morte e riportato alla vita, a patire immani sofferenze, dovute ad un corpo straziato dalle molteplici lesioni subite e costringendolo a sopportare una dolorosa e forzata convalescenza, a letto per ben tredici mesi. Mentre era assillato dai suoi dubbi esistenziali e religiosi, assistito amorevolmente dalla moglie, dalla famiglia e dai suoi parrocchiani, che mai fecero mancare il sostegno sia morale che economico, iniziò una lunga e dolorosa riabilitazione. Il film è basato sulla vera storia di Don Piper, che raccontò, di essere stato in Paradiso e perfino di aver incontrato i suoi parenti defunti, mentre era incosciente, durante quei fatidici 90 minuti. Dopo aver superato questo difficile periodo della sua vita, decise di parlare della sua straordinaria esperienza in collaborazione con lo scrittore Cecil Murphey scrisse il libro su cui questo film è basato. Piper è diventato un oratore di successo tenendo conferenze negli Stati Uniti e all'estero. La sua autobiografia ha venduto sette milioni di copie ed è stata tradotta in 46 lingue. Difficile commentare questo lavoro. Dio e la religione, in generale, costituiscono materia importante ed estremamente delicata. Si può credere o meno, ma è indubbio che la storia di Don Piper e la sua testimonianza, al di là del facile scetticismo, pongono grandi quesiti, tuttavia nonostante i temi trattati siano di altro profilo, il film è nel complesso poco coinvolgente, piuttosto coriaceo e troppo prolisso.
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