Regia di Craig Gillespie vedi scheda film
Ispirato a fatti realmente accaduti, questo film racconta la storia del naufragio di una petroliera a largo della costa americana e del conseguente salvataggio dei superstiti da parte di un piccolo equipaggio della guardia costiera. La narrazione si divide tra la storia dei superstiti, comandati da un silenzioso ufficiale inizialmente poco stimato dai proprio uomini, e la storia del comandante dell'equipaggio della guarda costiera, ligio agli ordini ricevuti, nonostante il grave pericolo che il suo compito comporta e nonostante a terra l'attenda in trepida attesa la sua promessa sposa. Le premesse sono interessanti, l'intreccio è semplice, lo scioglimento ancora di più con (quasi) lieto fine assicurato. Ma il film non brilla per alcun aspetto. Al di là del finale prevedibile, i personaggi non mostrano alcuna "increspatura", rimanendo relegati al ruolo che si vedono assegnati nel momento del loro ingresso in scena. I due comandanti, taciturni e volitivi si preoccupano esclusivamente di salvare vite umane; l'ufficiale di guardia costiera impartisce ordini al suo sottoposto in mare senza alcuna preoccupazione per i pericoli che corre l'equipaggio. La fidanzata dell'ufficiale impegnato nell'impresa di salvataggio preoccupata inizialmente per l'incolumità del suo uomo; poi, entrata in contatto con la vedova di una vittima di naufragio, combattuta nei propri sentimenti; i vecchi lupi di mare esperti delle insidie del luogo sfiduciati sull'esito della missione. Le sequenze del naufragio e del mare in tempesta non mi appaiono eccezionali, e le ambientazioni si riducono ai rottami della nave in avaria, ad un porto e ad un mare battuti dalla tempesta. Non mancano "sdolcinatezze" varie e una certa retorica patriottica. Nessun demerito per questo film, e neppure alcun merito. Anonimo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta