Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Una valigetta piena di soldi, equivoci, malavitosi... ingredienti freschi come un pesce dimenticato per giorni su un davanzale a luglio.
Verdone rimane per me un comico dotato di una sensibilità quasi sovrumana nel captare le debolezze e le fini sfumature che rendono umana l'umanità.
Mi chiedo quindi perchè abbassarsi a scrivere, dirigere e recitare un film così penosamente stantio e vuoto, con un soggetto pescato come uno scarpone pieno di alghe dai fondali di un mare dimenticato.
La coppia con Albanese non funziona mai, i momenti di comicità sono così cercati e forzati che perdono tutta la loro enfasi. Se la logica della storia si deve piegare a tuti costi per infilare qua e là dei momenti "esilaranti" il campanello d'allarme dovrebbe suonare all'impazzata; i professionisti (e Verdone e Albanese lo sono) dovrebbero fermarsi e riflettere; qualcosa non funziona.
Al servizio di un soggetto diverso, forse, i due avrebbero dato di più. Così, scende il freddo. Tanto.
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