Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Vi prego di credermi: mi ero accostato alla visione del film carico di generose aspettative. Andate in buona parte deluse. E la cosa mi duole, perchè ho sempre ammirato Verdone, mi piace la sua personalità e ne apprezzo la cultura cinematografica. Quanto ad Albanese non ne sono in realtà invece mai stato un fan, ma l'ho sempre osservato con riguardo. Intendiamoci, non è un film da buttare, ma il successo travolgente che sta riscuotendo è decisamente sproporzionato (appena uscito e subito schizzato in vetta al box office). Era prevedibile, il popolo bue da multisale basta che vede le "faccione da comico" e già si esalta per qualunque cosa si dica (nel film le battute sono scarsine ma la gente va in estasi anche di fronte ad un "che cazzo vuoi" o un "non ci sto a capì un cazzo". Povera Italia al cinema, come sei messa. Grande operazione mettere insieme due personaggi vincenti. I produttori hanno visto giusto (ma era una vittoria annunciata): prendiamo due star popolarissime e...doppi incassi, doppio successo, tutto doppio. Peccato solo per un dettaglio: che dietro l'Operazione non ci siano idee, se non striminzite, raccogliticce, risibili. E allora si punta tutto sulle "faccione da comici" e di solito la paraculata funziona. Infatti sta funzionando. E ripeto: mi spiace usare queste parole dure con un cineasta che stimo. E che so che può fare molto di più. D'altra parte è anche vero che non si tratta di un'opera banale: in ambito di commedia italiana siamo oltre gli standard e questo va riconosciuto a Verdone. Il quale si sforza di fare un film di qualche pregio e spessore, ma qui le cose sono due: da lui ci si aspetta molto di più e poi -soprattutto- la sceneggiatura, nell'evidente tentativo di realizzare qualcosa di non banale, alla fine naufraga clamorosamente delineando una storia bislacca, inverosimile, poco credibile e in alcuni punti noiosetta e stancante. Nel film ci sono troppe evoluzioni inutili, troppe gag inconsistenti, troppe divagazioni inopportune. Tanto -come affermavo- l'importante è che ci siano i loro "faccioni" e il popolo da multisala è già belle che soddfisfatto e sai che je frega (al popolo medesimo) della sceneggiatura (per dire: il film si conclude con una rumorosa pernacchia come ultimo fotogramma -tranquilli non è uno spoiler- e basta questo per far crollare la sala dalle risate... ma come siam messi??!)..Per inciso anche il commento musicale è fiacchissimo e irrilevante. Comunque cose da salvare ce ne sono, a partire da un buon cast, con attori bravi, compresi alcuni caratteristi. In particolare si segnala Francesca Fiume (la cinesina) ma soprattutto a farsi decisamente notare come rivelazione è Anna Kasjan nel ruolo dell' amichetta di Verdone (lei in realtà -armena della Georgia- è una apprezzata soprano in ambito di musica lirica: cercate su You Tube i video delle sue esibizioni, la ragazza ha una voce meravigliosa). Doveroso infine segnalare la presenza di un celebre attore di teatro come il sempre bravo Massimo Popolizio (l'onorevole trafficone). Ma un discreto cast non basta a salvare il film da un giudizio appena sufficiente.
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