Veri protagonisti del film sono un ritratto del secolo scorso e un prezioso servizio di Sèvres. Una volta rubati, i due oggetti passano di mano in mano, in un carosello vorticoso di proprietari. Il denaro non si ferma mai; le fortune crollano e si creano improvvise; sentimenti e persone sono intercambiabili, perché così va il mondo. Apologo sul potere del denaro e la nevrosi di una civiltà, premiato col premio speciale della giuria a Venezia. Feroce Iosseliani: il veleno è nascosto in una boccetta di cristallo dalle forme deliziose.
"I favoriti dalla luna" (primo film "francese" di Otar Iosseliani) inizia con un piatto di Sevrès che va in frantumi nel Settecento e un un ritratto di un giovane che si sta dipingendo nell'ottocento. Oggetti che ritroveremo lungo tutto il film a significare la trasmissibilità nel tempo e nello spazio degli oggetti il cui valore muta in ragione del grado di condizionamento che… leggi tutto
Uno scanzonato rondò per rappresentare l'avidità e l'assurdità della società occidentale (su quella esteuropea, era temporaneamente consigliabile tacere), al seguito di un servito di piatti e di un ritratto di ragazza, realizzati nel Settecento e giunti, alquanto rimaneggiati, ai giorni nostri. Gli oggetti passano di mano grazie all'intervento dei "favoriti della…
Nato in Georgia nel 1934 dopo studi di musica si iscrive alla scuola di cinema di Mosca dove si diploma in regia. Subito un film " Aprili" e subito lo scontro con il governo sovietico che non gradisce la sua…
Dietro la sua apparente spensieratezza, il cinema di Otar Iosseliani è percorso da un pessimismo greve per la perdita dell'utopia. Ma il suo modo di fare non è mai saccente o professorale, tutt'altro, ha…
"I favoriti dalla luna" (primo film "francese" di Otar Iosseliani) inizia con un piatto di Sevrès che va in frantumi nel Settecento e un un ritratto di un giovane che si sta dipingendo nell'ottocento. Oggetti che ritroveremo lungo tutto il film a significare la trasmissibilità nel tempo e nello spazio degli oggetti il cui valore muta in ragione del grado di condizionamento che…
Un grandissimo film. C'è un surrealismo fine e ben studiato che ricorda moltissimo Bunuel come anche lo stile, che sa essere leggero, e i temi incentrati sul mondo borghese. Iosseliani ha fatto un film tragico e spietato ma lo ha nascosto grazie alla leggerezza della regia e alla raffinatezza della surreale sceneggiatura scritta dallo stesso regista assieme al grandissimo Gerad Brach, già…
Film molto bello ma non per tutti,l'uomo non è al centro della storia,Ioseliani sembra dirci che l'uomo costantemente "sottrae" l'attenzione ad un ciclo evolutivo in continuo mutamento,di cui è comparsa alla pari degli oggetti che brama stupidamente,sottraendo altro misero spazio ad altri suoi pari nella smania di riserbarsene una fetta più cospicua. Anche per questo vengono osservati come…
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Commenti (3) vedi tutti
Voto 4,5. [09.09.2013]
commento di PP7.5
commento di nico80oscilla, malamente, tra Bresson e Bunuel, senza averne l'essenzialita' del primo e la leggerezza del secondo. Lavora troppo di sottrazione
commento di ed wood