Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Gino, un vagabondo, arriva allo spaccio di Bragana, uomo rozzo sposato con Giovanna. Fra Gino e Giovanna nasce qualcosa sino a che non diventano amanti. Gino cerca di "ravvedersi", allontanandosi. Vaga di paese in paese, ma poi incontra di nuovo i coniugi e la relazione riprende. Giovanna, che ormai odia il marito, istiga Gino ad ucciderlo. Lui ne è sconvolto, ma la donna è molto persuasiva e alla fine lo convince. Bragana viene ucciso. Gino si instaura ormai come compagno ufficiale, anche di fronte alla gente, ma il rimorso e la paura degli amanti sono insopportabili, la vita è un incubo. Decidono di fuggire quando si sentono braccati dalla polizia. In macchina hanno un incidente. Lei muore e lui viene arrestato.
Giovanna, Bragana e Gino
Tratto dal romanzo Il postino suona sempre due volte di James Cain, Ossessione è la prima opera di Visconti, da molti ritenuta la sua più importante e una delle maggiori del cinema italiano.
Il film è bello, gli attori Clara Calamai e Massimo Girotti splendidi. Mi è piaciuto molto anche Elio Marcuzzo.
Di negativo c'è la lunghezza e il fatto che pur essendoci tensione non si respira mai vera suspense.
Oltre a questo mi aspettavo i sentir parlare con accento marcatmente ferrarese. Solo i giocatori di bocce hanno un accento marcato, per gli altri personaggi non solo non lo ho percepito ma in un paio di casi ho notato un vago accento meridionale.
Voto: 7/10
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