Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Effettivamente è l'ossessione la reale protagonista del film, esordio di Visconti, piuttosto elegante, abbastanza lungo (due ore e un quarto per una mole non eccessiva di avvenimenti) e con una buona coppia di attori nei due ruoli principali (Girotti-Calamai). E' anche una parabola sul destino, che riesce sempre e comunque a raggiungere e punire i colpevoli. L'origine, è noto, è quella romanzesca del Postino suona sempre due volte, ma si tratta più di un adattamento che di una trasposizione letterale. Il neorealismo parte da qui.
Gino, giovane, povero ed aitante, conosce Giovanna, sposata ad un uomo brutto, grasso, ma ricco. I due diventano presto amanti e lei convince lui ad eliminare il marito in un finto incidente automobilistico. Tutto sembra filare liscio, ma la donna è tormentata dai sensi di colpa e Gino tenta di fuggire da lei, ma invano: il destino li lega ancora per una tragedia finale.
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