Regia di H.C. Potter vedi scheda film
La realizzazione di un film è il punto di partenza per un accumulo di gag surreali, allegramente slegate dall’argomento principale e anche fra loro. Film inclassificabile, generalmente considerato il capostipite del filone demenziale (per indicare il quale il titolo è diventato più famoso del film stesso). Sotto questo aspetto, confrontato con le opere di Mel Brooks o del trio Zucker-Abrahams-Zucker, rischia inevitabilmente di sembrare datato. Ma per il 1941 la comicità è straordinariamente moderna, piena di trovate a getto continuo e senza la minima preoccupazione di verosimiglianza, persino più ardita di quella dei fratelli Marx (che pure è la sua parente più stretta, anche per gli inserti musicali che oggi appaiono incongrui). Nonostante i due protagonisti non siano all’altezza, ci si abbandona volentieri al loro gioco: in questo caso il contesto è più importante dei dettagli.
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