Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
Nulla di eccezionale, un prodotto assolutamente nella media di quel periodo - anche se di discreto ritmo e con interpreti di tutto rispetto (Sordi e la Masina ovviamente sono fuoriclasse). La storia è pressochè inconsistente e tutto o quasi si regge sulla buona verve dell'istrionico protagonista; fa parte di un vasto filone di commedie che in quegli anni tenevano bene al botteghino, ma che sono finite per risultare datate molto presto. Oggi per lo meno si sente la nostalgia per il garbo ed il mestiere con cui venivano realizzate.
Un avvocatucolo incapace, mentre la moglie è fuori città per qualche giorno, tenta di approcciarsi alla bella vicina. Non solo gli va male, ma spariscono anche 200 mila lire dalla sua scrivania: incolpa così la vicina, che per non destare scandalo glieli 'restituisce'. In realtà li aveva presi la moglie prima di partire; al suo ritorno lo scandalo scoppia.
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