Regia di Michael Curtiz vedi scheda film
Brent Royle torna nella città del North Carolina da dove era stato cacciato anni prima per aver messo gli occhi sulla figlia del maggiore Singleton: ha ereditato dallo zio un piccolo stabilimento per la lavorazione del tabacco, non ha denaro ma è estremamente determinato a farsi strada. Lo aiutano la tenutaria di un bordello da sempre innamorata di lui, un ingegnere che ha inventato una macchina per produrre sigarette e un simpatico ciarlatano che vende elisir di lunga vita: in pochi anni riesce a mandare in rovina tutti i notabili che lo avevano osteggiato, ancora legati a sistemi tradizionali, ma si ritrova solo. Potente, spietata parabola sulle origini del capitalismo, che nella descrizione del declino di una vecchia classe dirigente immobilista può ricordare L’orgoglio degli Amberson. Gary Cooper ha un gran bel personaggio di tragica grandezza, un po’ Heathcliff e un po’ conte di Montecristo: esacerbato, vendicativo, accecato dalla sua ossessione, si lascia dietro una scia di rancori e fa di tutto per perseguire la propria rovina sposando la donna sbagliata. Ma le controparti femminili gli sono all’altezza: Patricia Neal, superciliosa e subdola, e Lauren Bacall, ruspante e sincera.
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