Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Alcuni dei migliori film di Pasolini sono dei cortometraggi: il regista-poeta riusciva nel formato breve altrettanto bene che in quello lungo, e dopo il memorabile "La ricotta" ci dà un altro gioiello con "Che cosa sono le nuvole?", che è una sorta di parafrasi dell'Otello di Shakespeare. Il film dura solo 20 minuti ed è inserito nel trascurabile "Capriccio all'italiana"; su Film tv ha una media voto altissima. Il cast è notevole con Totò alla sua ultima interpretazione, Ninetto Davoli, Franchi e Ingrassia, Laura Betti e Adriana Asti. In 20 minuti Pasolini ci dà un'opera intrisa di una forte dose di malinconia, ma anche di struggimento esistenziale che trova la sua sintesi nella bellissima e commovente chiusa per bocca di Totò "O straziante e meravigliosa bellezza del creato". Si sente ancora un Pasolini avido di vita, che trasforma in poesia i suoi consueti rovelli ed è ancora lontano dal gelido e funebre testamento apocalittico di "Salò". È un cinema di poesia che esalta la presenza scenica di un grande mattatore come Totò ridotto a una maschera tragicomica ma fortemente espressiva, che supera probabilmente in efficacia e vedibilita' il precedente e più famoso "Uccellacci e uccellini". Anche la canzone di Domenico Modugno aggiunge pathos a un breve film, ma suggestivo e penetrante come pochi. Ricordo che una docente universitaria della facoltà di lingue di Bologna ce lo fece vedere dicendo che era un pregevole esempio di libera trasposizione che rendeva giustizia a Shakespeare e restava perfettamente adeguato alle tematiche di Pasolini. Poesia cinematografica.
Voto 9/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta