Regia di Lindsay Anderson vedi scheda film
Karmico: per Price tutta l’elegante, sorniona radiosità che l’amato horror non gli ha mai potuto conferire; per la Davis - misura dell’aguzzina impenitente al cinema - il buio disarmante, edipico, della cecità; per Lillian Gish il sereno, limpido canto del cigno di una carriera affrancata dal divismo. Anderson, che deve aver sudato sette proverbiali camice per gestire la monumentale alchimia d’attori, induce, a questa apologia della senilità, leggiadria logorroica e minimalismo poetico, con un gusto retrò di lungimirante arguzia. Ricamato ad arte da luci, ombreggiature e musica. Serafico.
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