Regia di Davide Simon Mazzoli vedi scheda film
Biografia di un dj di quarant'anni, fra successi, sesso facile e denaro.
L'idea di partenza è interessante e in un certo modo anche originale: fare il solito film su un successo di pubblico (Lo zoo di 105), ma virandolo al biografico agrodolce e autoironico. Oltretutto è difficile ricordare di una trasmissione radiofonica la cui popolarità sia giunta fino alla sala cinematografica: i presupposti per fare qualcosa di memorabile c'erano tutti. E invece On air: storia di un successo fallisce puntualmente proprio dove meno ci si sarebbe aspettato, cioè sulla comicità. Le gag semi-improvvisate della diretta radio qui, per ovvi motivi, mancano; vengono così sostituite da svariati siparietti metacinematografici (la troupe che entra in campo, es.) che hanno il gusto del risaputo - l'unica realmente brillante è quella della comparsata di Claudio Cecchetto - e allo stesso modo le scene più costruite dal punto di vista logico e narrativo rimangono perennemente ancorate al palo di una scarsa verosimiglianza, fra interpreti non esattamente impeccabili, dialoghi banali all'ennesima potenza e clichè francamente evitabili. Dallo Zoo ci si aspettava senz'altro di più, mentre l'unica componente del programma perfettamente traslata sullo schermo è la volgarità, che abbonda anche in questo film. Infine risulta difficile simpatizzare per un protagonista vanitoso e immeritevolmente fortunato come questo Marco Mazzoli qui, che si spera semplificato ed estremizzato rispetto a quello reale; a proposito di quest'ultimo, la sua prestazione da attore protagonista è modesta, ma niente di peggio. Fra gli altri interpreti, comparsate incluse: Ricky Tognazzi, Chiara Francini, Herbert Ballerina, Ugo Conti, Leone Di Lernia, Stefano Chiodaroli, Angelo Pintus, Giancarlo Giannini e il giovane e disastroso Giulio Greco nei panni del protagonista alle prime armi nella radiofonia. Sceneggiatura di Marco Mazzoli e di suo cugino Davide Simon Mazzoli, che è anche regista del film. 2/10.
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