Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Zucchero miele e peperoncino dei fratelli Martino film di grana grossa, cinema di gran successo negli anni ottanta, ma rivisto oggi risulta penoso e fragile.
Zucchero miele e peperoncino Italia 1980 la trama: si tratta di un film in tre episodi lunghi. Nel primo episodio un uomo senza valore e senza particolare carattere viene scambiato per un furfante, nel secondo un disoccupato riesce finalmente a trovare un’occupazione travestendosi da donna, nel terzo infine un tassista viene coinvolto nel rapimento di una donna siciliana. La recensione: Sergio Martino il nipote di Gennaro Righelli e fratello del produttore Luciano Martino dirige nel 1980 questo film comico ad episodi, così in voga in quegli anni pecorecci e sguaiati, nonostante fu un ottimo successo al botteghino si tratta di un film povero e privo interesse culturale ed artistico, fa quasi tenerezza rivederlo oggi, in tutta la sua fragilità. Puro film trash di grana grossa, con anche bravi attori comici e di talento come Lino Banfi, Renato Pozzetto, Pippo Franco, Enzo Robutti, che vidi in “Amore mio non farmi male”, Sal Borgese discreto caratterista. Per il comparto attrici invece Edwige Fenech donna prosperosa, ma priva di talento recitativo, sempre ornamentale la sua partecipazione a quel tipo di cinema di cartavelina, Dagmar Lassander specializzata in film soft-core, la siciliana Patrizia Garganese stella effimera. Il film non ha sostanza è un pasticcio lungo quasi due ore interminabili, con una sceneggiatura inesistente, la noia regna sovrana e si ride con battute grevi. Ad esempio il film di Sergio Corbucci “Di che segno sei ?” del 1975 confronto a questo film è un capolavoro, pur essendo un film modesto ed anche lui grande successo di pubblico. Erano film girati per soddisfare un pubblico di gente semplice e non acculturata, pero’ sono un fenomeno da studiare in modo analitico, perché pur modesti, riuscirono ad attirare le attenzioni degli spettatori e a riempire le sale, soprattutto nei week end . Voto 5 Primo episodio Lino Banfi: Valerio Milanese/Matteo Pugliese Edwige Fenech: Amalia Passalacqua Enzo Robutti: commissario Genovese Valerio Isidori: avvocato Michelino Lagrasta Sophia Lombardo: avvocato Finocchiaro Secondo episodio Pippo Franco: Giuseppe Mazzarelli/Giuseppina Dagmar Lassander: Mara Mencacci Glauco Onorato: Duilio Mencacci Dino Emanuelli : avvocato di Giuseppe Mazzarelli Luca Sportelli: ufficiale giudiziario Salvatore Baccaro: contadino Marcello Martana: dottore Terzo episodio Renato Pozzetto: Plinio Carlozzi Patrizia Garganese: Rosalia Mancuso Sal Borgese: Alfio Sandro Ghiani: Saruzzo Luciano Crovato: Tony Franca Scagnetti: madre di Rosalia Mimmo Poli: padre di Rosalia Elio Crovetto: Italo Scarnicchia Renzo Marignano: Aurelio Battistini, proprietario autosalone Gino Pagnani: avvocato di Aurelio Battistini Maria Tedeschi: cliente del tax
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