Regia di Peter Medak vedi scheda film
Prima dello Zorro di George Hamilton, solo Batman era stato "accusato" di avere rapporti omosessuali con Robin (e non solo nei telefilm con Adam West). Eppure, la trovata dei fratelli gemelli uniti da una causa comune si era già vista in altri film, come Il tulipano nero di Christan-Jacque, del 1966, con Alain Delon in doppia parte, ad esempio. Inoltre, il già citato Delon, nello Zorro diretto, nel 1975 da Duccio Tessari, non esitava a fare del suo governatore Miguelito una specie di debole ed effeminato cicisbeo (tutto per spiare le mosse del colonnello cattivo e per prendere il posto del vero governatore, suo amico, assassinato davanti ai suoi occhi).
George Hamilton, in questo film, cerca di bissare il successo del suo film su Dracula, Amore al primo morso (dove, nel 1980, per questo ruolo comico, aveva vinto dei premi), ma non ci riesce, anche perchè il suo Zorro ha delle gag stanche, che si basano solo sull'eroe che si sdoppia in due personaggi diversi. A suo modo, il film anticipa i tempi, perchè abbiamo un personaggio omosseuale davanti ai riflettori, ma tutto si ferma lì. Al fatto che lo Zorro "invertito" detesti il nero e preferisca comparire, più e più volte, in scena con diversi costumi colorati, a differenza del fratello rubacuori. Solo questa trovata, in un film demenziale non può reggere per 90 minuti, per questo trovo la pellicola non molto riuscita.
I fratelli Zorro contro il tiranno Esteban.
Colorata, ma non basta.
Stavolta, il nostro attore si sdoppia in due. Ma una trovata comica, non salva il film.
Bella e affascinante.
Simpatica.
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