Regia di Simone Aleandri vedi scheda film
Punto di vista alternativo su Matera e le sue origini, testimoniate oggi dai sassi, dietro cui c’è una storia ed una tradizione spesso snobbata a favore del mero valore estetico delle sue rovine.
“Mater Matera” è un documentario curato dallo scrittore Andrea De Consoli che prova ad uscire dai luoghi comuni sulla città capitale della cultura 2019, tentando di interrogarsi in base a direttrici di pensiero alternative. Un documentario che non teme di desacralizzare, non ha vergogna di riportare maiali squartati o bestemmie contadine in tutto il loro crudo realismo, che oltre a citare Pasolini e Carlo Levi, non smette di interrogarsi sul valore odierno di quei gusci senza vita che tutto il mondo conosce come “sassi”. S’interroga l’artigiano locale, come il giornalista, il fotografo e il letterato, provando a creare una trasversalità piuttosto apprezzabile. Al di là del valore estetico di quei Sassi, patrimonio dell’umanità, cosa rimane di quello che realmente erano, ossia simbolo di una cruda e nauseabonda vita ai limiti dell’umano, vissuta da generazioni di materani fino alla Legge del 1956 con cui si impose l’uscita delle famiglie da quei tuguri suggestivi, unici, affascinanti, ma pur sempre tuguri?
Finalmente una voce fuori dal coro che sfrutta i fondi pubblici europei per fornire un punto di vista diverso su una città mitizzata come una reliquia in cui spesso si trascura l’aspetto umano e quello rurale della Lucania che fu e a cui De Consoli e il regista Simone Aleandri provano a dar voce.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta