Regia di Neil Armfield vedi scheda film
Qualitativamente studentesco. Tutto poco curato. Una storia lineare e scontata con sbalzi temporali incomprensibili. Non ci si rende mai troppo conto in che anno si è poiché e gli attori non cambiano mai nell'arco di tre decenni e non sono supportati da un trucco o da scelte di costume centranti. Certi dettagli mancati o non smussati sia nella storia che nell'impianto visivo rendono la pellicola Distraente. I protagonisti negli anni 70 indossano delle orrende parrucche cinesi. Non di foggia orientale, ma prese all'ingrosso in qualche discount, che riesci a vedere solo quelle. Ma questo sarebbe il meno rimproverabile. Tutta la storia è per i già deboli di cuore: quelli cioè ai quali bastano due bacini e un sospetto di morte perché si commuovano e provino estese emozioni durante la visione. Ma i mediamente più esigenti troveranno questo film privo di rapimento e di suspance narrativa e di sensualità. Un piattume deja vu'. Tante occasioni di slancio tutte sistematicamente sprecate. I protagonisti si contornano di ombre. Per niente sviluppati o estesi infatti i rapporti con amici, apparizioni spettrali, e poco di più con i loro genitori. I momenti lunghi di sensualità o sesso o masturbazione sono insipidi o imbarazzanti. Devo continuare? Sapere che si tratta della trasposizione filmata di una storia vera è l'unico giustificante per la visione di questo drammatico normality show. Ma esistono belle storie d'amore omosessuali anche senza l'hiv di supporto. Peccato emergano rarissimamente.
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