Regia di Yves Angelo vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2015 - SELEZIONE UFFICIALE
Casi beffardi del destino, coincidenze devastanti che scuotono esistenze apparentemente compiute.
Quando una giovane ed avvenente bionda trentenne finisce davanti ad un magistrato donna per essere giudicata, dopo che la moglie di un maturo suicida la accusa di avere indotto l'uomo, con ricatto subdolo e pressioni malevole, a togliersi la vita, quest'ultima scopre da un indizio sulla vita della ragazza che il figlio che lei e suo marito, pure lui avvocato presso il medesimo tribunale, hanno adottato da neonato, non può che essere suo figlio. Sconvolta, anziché abbandonare il caso, la donna fa di tutto perché la donna venga accusata. Scosso dalla vicenda il marito avvocato decide di incontrare la giovane appena scontata la pena, e di aiutarla economicamente. la ragazza non riesce a capire le intenzioni dell'uomo, e lo seduce traducendo il suo interesse come l'ennesimo tentativo degli uomini di usarla come oggetto sessuale.
la verità verà a galla durante una settimana di crociera, in cui tutti i protagonisti di questa scacchiera maledetta, troveranno a confrontarsi con conseguenze inizialmente inimmaginabili. Solido e ben congeniato thriller dei sentimenti, ottimamente interpretato da validi e noti attori come Sylvie Testud, scarna e nevrotica più che mai, e il massiccio e mansueto, ma solo perchè trattenuto a stento, Grégory Gadebois - attore (splendido ne Les Revenants) perfetto a rendere il buon padre di famiglia che perde le staffe e deborda nella follia - il film di Yves Angelo affronta i suoi rischi accumulando tutta una serie di avvenimenti, situazioni spinose, complessi edipici e attrazioni carnali impossibiliacharie Chasseriaud, labbr carnose compatibili con quelle della madre naturale che non avrà mai modo di conoscere in quel contesto.
Per quanto condotto ai limiti del paradossale, il film procede in modo concitato fino al suo drammatico epilogo rimanendo coerente col proprio stile e realismo, forzando la mano ad una storia che sfocia nella follia come causa del non detto e della mancanza di comunicazione che a volte costituirebbe il miglior presupposto per un pacifico chiarimento.
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