Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Super trashone assolutamente incommentabile dal punto di vista della qualità cinematografica, ma che annovera un paio di scene talmente grottesche da divenire ridicole (la testa che salta fuori dal frigo, la donna che partorisce sostanzialmente uno zombi a grandezza naturale), assolutamente imperdibili per gli amanti del trash più trash. Produzione a bassissimo costo, girata nelle Filippine e iniziata da Lucio Fulci, al quale venne ufficialmente data la totale responsabilità del disastro. A quanto pare però, Fulci giro' molto poco a causa di problemi di salute, e il tutto venne dato nelle incompetenti mani di Bruno Mattei e Claudio Fragasso, quest'ultimo autore anche di soggetto e sceneggiatura. Nulla a che vedere col precedente capitolo diretto da Fulci. Questi zombi non tornano in vita grazie a riti voodo, ma per via di un esperimento genetico sfuggito al controllo umano. Una sceneggiatura assolutamente confusionaria, con zombi (o meglio, infetti) vestiti tutti uguali che camminano ciondolando, mentre altri sono dotati di un'agilità impressionante e tirano anche dei gran sganassoni, più interessati a fare a cazzotti che nutrirsi di carne umana. Interpretazioni e doppiaggio pessimi, dialoghi tremendi, situazioni inverosimili (i sopravvissuti che trovano una cassa piena di armi in un hotel abbandonato, la ragazza che finisce in acqua e che si ritrova senza gambe e subito trasformata), ridicole pretese di critica all'ordine costituito, con saggi e altruisti scienziati che cercano un vaccino per il virus e fanatici alti militari che non fanno distinzione tra zombi e vittime innocenti, rappresentati da un generale talmente cinico e crudele, da sfiorare la più becera e involontaria parodia.
Errore:
chiudi
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta