Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Produzione low budget della Flora Film di Franco Gaudenzi (poi responsabile di un quarto capitolo, After death) girata nelle Filippine, mal interpretata da attori poco più che comparse e diretta solo in parte da Lucio Fulci, regista penalizzato da condizioni di salute precarie e da collaboratori ostili (Bruno Mattei e Claudio Fragasso).
Dopo il furto di un siero sperimentale in una base militare, denominato "Death one", un gruppo di malviventi si disperde durante la fuga. Nell'azione uno di loro provoca la rottura della fiala contenente il ritrovato chimico, venendo infettato dalla micidiale sostanza. Visti gli effetti di una probabile reazione a catena dei contagi, il dott Holder (Robert Marius) e il generale Morton (Mike Monty) decidono di accerchiare la piccola cittadina e catturare l'uomo che, nel frattempo, trova riparo in un albergo. Purtroppo il contatto con il Death one è implacabile: il soggetto subisce una metamorfosi che lo trasforma in zombi. I militari, individuato l'albergo, eseguono l'ordine di eliminare tutti i presenti e cremare il corpo del contagiato. Scelta che si rivela essere disastrosa: il fumo e le ceneri contagiano un gruppo di uccelli che a sua volta diffondono il morbo a un gruppo di ragazze in compagnia di alcuni militari in licenza.
"Ciò che più terrorizza è che potrebbe accadere... e che, forse, da qualche parte, sta già accadendo". (Dal flano pubblicitario del film)
Zombi 3: scena
Produzione italiana a basso budget girata nelle Filippine, opera di Franco Gaudenzi per la Flora Film, che dopo molti anni tenta di dare seguito al successo del più celebre - e di altra imparagonabile qualità - Zombi 2 (Lucio Fulci, 1979). Per l'occasione Claudio Fragasso e Rossella Drudi scrivono una sceneggiatura fortemente in debito con Il ritorno dei morti viventi (Dan O'Bannon, 1985), Il giorno degli zombi (George A. Romero, 1985) e Incubo sulla città contaminata (Umberto Lenzi, 1980). Deputato alla regia è ovviamente Lucio Fulci ma purtroppo, essendo gravemente ammalato a causa del progressivo peggioramento provocato dal diabete, in questa circostanza non riesce a lavorare in condizioni ottimali e si trova in disaccordo con la produzione stessa, tanto che alcune scene necessarie per portare a conclusione il film, vengono realizzate dalla coppia Claudio Fragasso/Bruno Mattei. Zombi 3, detto in tutta onestà e nonostante la simpatia per il prodotto, è davvero poca cosa, gli attori sono per lo più comparse e le recitazioni imbarazzanti. Gli unici nomi noti sono quelli Deran Sarafian (regista e produttore americano di mediocri film horror) e del Peter Lorre italiano (Luiciano Pigozzi, alias Alan Collins).
Zombi 3: a sinistra, il regista Deran Sarafian
Gli effetti speciali, opera di Franco Di Girolamo e Rodolfo Torrente, per quanto limitati dai pochi mezzi fanno però il loro bravo effetto. Notevole invece la colonna sonora di Stefano Mainetti, che contribuisce a dare ritmo alle scene rendendole paradossalmente divertenti pur nella loro approssimativa realizzazione. Fragasso e Mattei, probabilmente inaciditi per l'invidia provocata dalla consapevolezza di una loro del tutto differente capacità tecnica, imparagonabile a quella di Lucio Fulci seppur in pessimo stato di salute, in Zombi 3 girano una triste scena con due soldati del crematorio che sparano a un uomo grasso e fortemente somigliante al regista romano. Stringi stringi, rimane un film di poco conto, che però trova pregio proprio nei suoi limiti e difetti, finendo per diventare un cult della serie "so bad so good" (così brutti che alla fine diventano divertenti).
Zombi 3: scena
Zombi, Zombi 2, Zombi 3, Zombi 4, Zombi 5, Zombi 6 ... e Zombi 7
Prima della realizzazione dello Zombi 3 di Fulci/Mattei/Fragasso, le distribuzioni italiane dato il buon successo riscontrato dal filone horror avviato da Zombi (1978) - prodotto da Dario Argento e diretto da George A. Romero - decidono di rimettere in circolazione, a distanza di anni, nel circuito cinematografico il film diretto da Jorge Grau nel 1974 (Non si deve profanare il sonno dei morti, già rieditato anche come Da dove vieni?) optando per dargli un nuovo titolo: Zombi 3, appunto.
Questa trovata commerciale è alla base anche di una successiva circolazione di Rabid - Sete di sangue di David Cronenberg, riproposto in alcune sale del Sud Italia come Zombi 3. Per non farsi mancare un altro pò di confusione, i distributori home video in seguito mettono in commercio anche uno Zombi 4 - in verità ancor più brutto del precedente - ossia After death (1989), ulteriore horror no budget ambientato nelle Filippine, sempre prodotto da Gaudenzi e diretto da Claudio Fragasso nonché terribilmente simile allo Zombi 3 di Fulci per ambientazione e stile. In seguito Killing birds - Raptors, prodotto dalla "Filmirage" di Aristide Massaccesi e diretto da Claudio Lattanzi, in dvd circola come Zombie 5: killing birds. Poi, solo per i mercati esteri, tocca a Rosso sangue (Joe D'Amato, 1981) riapparire in dvd con il nuovo titolo di Zombie 6: monster hunter, mentre Antropophagus (1980) si trasforma magicamente in Zombi 7!
Zombi 3: scena
Una trappola: parola del regista [1]
"Zombi 3 è stata una trappola. Non c'entra niente con lo Zombi 3-D che era precedentemente entrato in lavorazione. Quello, nasceva da un'idea mia, di Gianfranco Clerici e Vincenzo Mannino. Lo avevamo proposto a dei produttori esteri: prima tanto entusiasmo, sembrava dovessimo partire, poi si fecero perplessi per le difficoltà che dava il procedimento 3-D. In quel periodo poi, un altro film dell'orrore in 3 dimensioni, Week-end di terrore (terzo capitolo della serie Venerdì 13, n.d.r.), non andò bene allora i produttori gettarono la spugna del tutto. Zombi 3 è stata una trappola, l'ho detto. Preparatami da alcune persone: un giorno arriva da me il mio agente, Attilio De Santis, che mi chiede di realizzare questo film. Io ero un pò titubante, ma lui mi circuiva: 'Fulci, accetta. Hanno i soldi, buona produzione, bravi attori, nelle Filippine....'. Allora ci andai, con mia figlia."
[1] L'occhio del testimone, Edizioni Granata Press, a cura di Michele Romagnoli
"Gli zombi altro non sono che morti viventi, cadaveri estratti dalla tomba da un mago... Si suppone che lo stregone passi sotto il naso del morto una bottiglia contenente la sua anima, catturata grazie all'aiuto di colui che lava i cadaveri." (Alfred Métraux)
Trailer
F.P. 02/04/2021 - Versione visionata in lingua italiana - Edizione integrale con prologo, etichetta Cinekult
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta