Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
In una base americana nei Caraibi, un gruppo di malviventi attenta ad un virus nell'atto in cui esso deve essere trasferito presso un altro laboratorio: un batterio in gradi di resuscitare i morti. Inseguito, l'uomo viene ferito e contagiato quando un roiettile perfora l'involucro. Quindi catturato, viene dato alle fiamme dall'esercito, ma le ceneri contagiano uno stormo di uccelli che, impazziti, attaccano la popolazione, contagiandola senza rimedio.
Un soldato ed una turista tenteranno di salvarsi dal massacro sanguinario in atto ovunque.
Seguito ufficiale di Zombi 2, che nel '79 fu gran successo per Fulci in tutto il mondo, questo terzo capitolo nasce male e una serie di dispute e disavventure ne sanciscono il fallimento artistico ed economico.
Fulci ad un certo punto, forse conscio del disastro senza rmedio, abbandona il progetto, che viene ultimato dallo sceneggiatore (e futuro regista) Claudio Fragasso assieme a Bruno Mattei.
La trama vacilla, le scene sono scombinate, gli zombi in versione quasi sempre diurna appaiono ridicoli e goffi, e, circostanza gravissima, anzi imperdonabile per un film horror, non suscitano nessuna paura o fascinazione nel loro deambulare incerto in un ambiente tropicale che mal si presta a essere teatro di una strage senza rimedio.
Gli attori sono tutti lasciati al caso, in balia di una sceneggiatura scellerata tutta rattoppi e incongruenze: tra essi si distingue, ma non per bravura, piuttosto solo a livello di nome, il futuro regista di pellicole action di medio-bassa fattura, Deran Sarafian.
In Italia fu un insuccesso, all'estero non osarono farlo uscire in sala.
Insomma un capitolo da dimenticare, dopo il capostipite epico e un sequel (il già citato Zombi 2), nato a scopi unicamente "alimentari", ma di fatto niente affatto male, grazie a diverse scene cult tutt'ora indimeticate.
Qui al contrario solo imbarazzo e ridicolaggini involontarie.
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