Regia di Micol Palluca vedi scheda film
Questo film non mi sento di giudicarlo servendomi dei consueti criteri d'analisi, perchè è stata per me una visione piuttosto particolare, che ho desiderato per pura curiosità. Si tratta infatti di una pellicola di un genere che quasi mai affronto, che in Italia magari ha un seguito circoscritto e non granchè diffuso: il cinema che si rivolge esclusiavmente ai ragazzi. E questo cinema ha un festival italiano che ospita prodotti internazionali e che è famoso in tutto il mondo per la serietà della sua organizzazione e la qualità selezionata dei lavori che ospita. E' il celebre festival di Giffoni, che lo scorso anno ha visto trionfare proprio questo "Grotto". Sul quale diciamo subito una cosa. Onore al merito di Micol Pallucca che, per questo debutto col lungometraggio, ha investito tutto quel che poteva (in capitale umano e finanziario) in un 'opera che non ha goduto di alcun finanziamento pubblico e che esprime in pieno un inno assoluto al supremo valore dell'amicizia. Chi vede il film con animo cinefilo potrà peraltro captare percezioni che poco hanno a che fare col soggetto in questione ma che ugualmente si recepiscono come suggestioni lontane: prima di tutto quel sotto filone horror dove troviamo gruppi di persone che restano imprigionate nelle viscere della terra (ovviamente mi riferisco a "The Descent- Discesa nelle tenebre" del 2005). Abbiamo questi cinque bambini (quattro maschietti più una femmina) che si perdono in un sotterraneo e camminano a lungo alla affannosa e complessa ricerca di una via d'uscita. Il lato drammatico di un tale disagio è ovviamente diluito con le tante chiacchiere amabili dei protagonisti che esprimono le loro distinte personalità, ma che --fondalmentalmente- superando le prevedibili piccole gelosie e lievi cattiverie, alla fine traggono da questa disavventura un'esperienza che servirà innanzitutto a fortificare la loro sacra amicizia. E a fare da raccordo tra loro e da catalizzatore di soluzioni e di svolte è questo bizzarro personaggio che è poi una specie di stalagmite animata con occhi e bocca ma che comunica solo attraverso grugniti. Personaggio davvero originale e che suscita l'ilarità del pubblico predestinato al film. Fra l'altro va segnalato che è già stato registrato il soggetto di un sequel che ancora è in fase di scrittura. Dunque un film per bambini ma girato con una grazia e una delicatezza che suscitano emozione. E poi complimenti ai ragazzini che come prima esperienza se la sono cavata benissimo. E anche alla societa di giovani esperti di effetti speciali che ha ideato e costruito il surreale Grotto. Che altro dire? Che il film è stato girato in 3D e che forse il suo merito principale è di farci conoscere (io ne avevo solo sentito parlare) lo stupendo scenario delle meravigliose grotte di Frasassi.
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