Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
A seguito del successo di Romero con Zombi, dell'anno precedente, ecco arrivare l'imitazione all'italiana (cioè pochi mezzi, qualche idea, tanta arte di arrangiarsi) firmata da uno dei frequentatori più convinti dell'horror nel Belpaese, Lucio Fulci (che a tutti gli effetti dopo questa pellicola non diresse quasi più nulla al di fuori del genere). A fuggire ogni possibile dubbio sulla volontà di scimmiottare il film americano, ecco il titolo privo di qualsiasi fantasia, che d'altronde ingannevolmente lascia presumere una qualche linea di continuità logica fra le due storie. Il budget ridotto, si diceva, è la prima caratteristica del cinema nostrano 'di genere' di quegli anni, e lo si può constatare con facilità in questo lavoro: ciò che non riescono a fare le scene e gli interpreti lo fanno gli effetti speciali, che catturano ripetutamente l'attenzione del pubblico con una discreta serie di squartamenti lancinanti e sanguinolente macellazioni umane. Fra gli interpreti troviamo la poco nota sorella di Mia Farrow, Tisa, che in quegli anni apparve saltuariamente sul nostro grande schermo, e ancora Ian McCulloch, Olga Karlatos, Al Cliver, Richard Johnson e non può mancare la particina che il regista riserva a sè stesso; in un ruolo laterale compare anche Ugo Bologna. Sceneggiatura non esaltante - incluso il presunto 'colpo di scena' conclusivo: chi l'avrebbe mai detto che finiva così? - scritta da Elisa Briganti. 2,5/10.
Da un'isola dei Caraibi parte la contaminazione: l'invasione degli zombie arriva ben presto anche a New York. Sull'isola si recano un giornalista e la figlia di una vittima, per scoprire di più sull'accaduto.
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