Regia di Zoya Akhtar vedi scheda film
L'ho trovato un film bello e divertente, come e ancor più della maggior parte dei film indiani che arrivano da noi. Lungo ma che non stanca mai fino alla fine, con le classiche pause dei canti e balli in stile Bollywood, ricco di colpi di scena e finale a sorpresa anche se ovviamente lieto.
Come da tradizione filmografica indiana è una specie di predica contro alcune vetuste tradizioni indiane che vogliono il matrimonio combinato e senza amore, la donna in casa sottomessa e inferiore al marito in una convivenza di convenienza e spesso senza amore, e guai a parlare di divorzio. Sempre da tradizione l'internazionalità della pellicola, garantita in questo caso dal fatto che la storia si svolge su una nave in crociera lungo le coste turche (luoghi bellissimi che un tempo ho visitato e ho così "rivisto" con piacere); e poi tutti stra-carini e simpatici (un po meno Kabir, il protagonista), a meno che non debbano proprio coprire il ruolo dei brutti e antipatici.
Di più rispetto alla tradizione indiana c'è il cane narratore; ma soprattutto un'attenzione al mondo e alla psicologia femminile - soprattutto alle donne di una certa età - e ai loro pettegolezzi ed alle loro ipocrisie e falsità sempre dietro un sorriso di facciata e ad una finta cordialità.
Per me è da vedere assolutamente.
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