Regia di Chris Renaud, Yarrow Cheney vedi scheda film
Cosa fanno gli animali domestici quando i loro padroni non sono a casa?
E' questa la premessa del film e se a qualcuno è venuto immediatamente in mente Toy Story della Pixar probabilmente non sbaglia affatto ma, seppur partendo da qualcosa di abbastanza simile, ovvero mostrare i comportamenti dei nostri giocattoli/cuccioli quando questi non vengono visti dall'uomo, nel film di Renaud quello che doveva esserne il filo conduttore sparisce dopo i primi minuti per prendere invece tutt'altra strada, adattandosi a una più banale ma spettacolare e divertente avventura sopra e sotto la grande città, adatta ai bambini più piccoli (soprattutto) ma capace di intrattenere anche i più grandi.
Nessuna audacia, quindi, preferendo rimanere dentro i più sicuri (e rimunerativi) confini della commedia d'avventura e senza esplorarne le psicologie e le abitudini dei suoi protagonisti antropomorfizzati in una storia fin troppo semplificata ed essenziale, semplice raccordo tra le situazioni e le gag costruite per il film, e limitandone quindi le possibilità creative o le possibili innovazioni all'unico scopo di perseguire del semplice intrattenimento.
Manca quindi un certo gusto per la sperimentazione propria del suo principale modello di ispirazione (Toy Story) ma Pets resta comunque un film che propone, anche con una certa intelligenza, una sua particolare visione del cinema d'animazione moderno, costruito soprattutto attraverso il montaggio e il movimento e un gusto della comicità soprattutto fisica, ereditata dai cartoni della Warner Bros, e a una rilettura dell'animazione slapstick, alla Tom & Jerry per dire, fino a trasformarsi quasi in pura astrazione visiva.
PTT: 6,5
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