Regia di Kelly Asbury vedi scheda film
Nuovi puffi e nuove avventure, all'insegna della scoperta del valore di se stessi.
Dopo due live action di discreto successo che li hanno visti in azione accanto ad attori in carne e ossa, gli omini blu inventati dal belga Peyo in questo ultimo lungometraggio loro dedicato sono tornati un po’ alle origini in quanto la storia si svolge tutta nel loro fantastico mondo, sebbene i disegni a mano siano stati sostituiti da quelli in computer grafica.
La trama ruota tutta intorno ad uno dei personaggi più iconici del celebre fumetto e cartone, ovvero Puffetta, l’unico puffo femmina che, data la sua peculiarità, comincia ad interrogarsi sulle sue origini e sulla sua esistenza, su cosa la renda insomma unica rispetto agli altri amici con cui vive, ognuno dei quali prende il nome proprio da un tratto caratteriale o da una sua inclinazione. La bionda gnometta parte così alla volta di un misterioso villaggio oltre le mura, scoprendo un’altra comunità di puffi finora rimasti sconosciuti. Ovviamente il perfido Gargamella è sempre in agguato per impadronirsi della magia delle creature blu.
Rivolto principalmente ad un pubblico di bambini, questo cartone trova comunque la maniera di coinvolgere e intrattenere anche i più grandi (soprattutto se nostalgici spettatori della vecchia serie animata), grazie ad una grafica coloratissima e fantasiosa, ad un ritmo vivace e ad un messaggio di fondo incentrato sull’accettazione di se stessi e la valorizzazione della diversità, che, sebbene non originale, rimane sempre valido e attuale.
Per tornare un po’ bambini.
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