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Einstein

Regia di Liliana Cavani vedi scheda film

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La recensione su Einstein

di mm40
4 stelle

La prima parte della vita di Albert Einstein, genio della fisica e uomo non privo di difetti e colpe, soprattutto in famiglia nei confronti della prima moglie (e collega di studi e ricerche) e dei figli.

 

Fiction sponda Rai per Liliana Cavani: il piccolo schermo - questa è la buona notizia - chiede alla regista emiliana di mettere in scena la vita di Albert Einstein, ma al contempo zavorra l'opera con i consueti limiti del mezzo televisivo: una forma approssimativa, una trama semplificata ai massimi livelli, una durata smisurata che fa disperdere la narrazione in rivoli più o meno significativi, di modo da riempire tre ore e poco più di pellicola. Due puntate da circa cento minuti ciascuna, incentrate sulla prima parte della vita del genio della fisica; l'uomo probabilmente più influente (in positivo) del Novecento viene così tratteggiato più a fondo nel privato che nell'ambito meglio noto, cioè quello lavorativo, e vengono posti in risalto i suoi difetti e le sue colpe, tralasciando di approfondire i pur noti meriti: il risultato complessivo non può entusiasmare. L'interpretazione di Vincenzo Amato è poco sotto le soglie della sufficienza, d'altronde l'attore si scontra con una vera e propria icona, con una maschera fra le più ardue a indossarsi; ma ciò che lascia più perplessi sono certe semplificazioni nella sceneggiatura della regista, di Massimo De Rita e di Mario Falcone, che va a dipingere un Einstein guascone, probabilmente un po' troppo simpatico negli atteggiamenti pubblici (la risposta sagace sempre pronta, ad es.) e un po' troppo antipatico, di contro, in famiglia, dove però in effetti è acclarato che diede il peggio di sè. Altri nomi principali del cast sono quelli di Maya Sansa, Piotr Adamczyk, Flavio Parenti, Andrea Ferreol, Sonia Bergamasco, Luigi Diberti e Giselda Volodi; per la Cavani si può ritenere un onesto disimpegno artistico su commissione in attesa di tempi migliori per produrre un'opera più personale. 4/10.

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