Regia di Daniele D'Anza vedi scheda film
Sceneggiato televisivo ispirato a una canzone popolare siciliana; scritto da Lucio Mandarà, che compare di persona nei primi minuti del film, per spiegarne proprio le origini, L'amaro caso della Baronessa di Carini sarà di spunto per un remake di oltre 30 anni dopo - sempre commissionato dalla Rai - e cioè La baronessa di Carini, che girerà Umberto Marino nel 2007. Mandarà lavorava già da qualche anno per la tv di Stato e in particolare aveva scritto due precedenti film a puntate per Daniele D'Anza, che è qui il regista: Joe Petrosino (1972) e Il segno del comando (1971); anche per D'Anza il curriculum parla principalmente di lavori televisivi, con una vetta di popolarità raggiunta girando Tutto Totò, nel 1967. Il buon mestiere di entrambi e la interpretazioni di un cast costellato di validi professionisti aiutano a confezionare una pellicola di apprezzabile fattura, suddivisa in quattro puntate da poco più di un'ora ciascuna. Con una simile spropositata durata, naturalmente, la tenuta narrativa va e viene: ma è il solo difetto evidente dell'opera. Nel cast i nomi più importanti sono quelli di Adolfo Celi, Janet Agren, Vittorio Mezzogiorno, Ugo Pagliai, Paolo Stoppa, Guido Leontini, Enrica Bonaccorti, Arturo Dominici; la fotografia di Blasco Giurato è di fattura cinematografica, anche se le numerose scene in interno e la forte prevalenza di dialoghi sull'azione tradiscono la matrice televisiva del lavoro. 3,5/10.
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