Regia di Woody Allen vedi scheda film
Il più classico dei film di Woody Allen, capace di concentrare tutto il suo cinema attraverso un arguto mockumentary su un personaggio straordinariamente memorabile.
Capolavoro assoluto di Woody Allen, summa del suo cinema e del suo modo di intenderlo. In stile “mokumentary”, il regista newyorkese inventa la storia di uno strano uomo-camaleonte, capace di adattarsi agli esseri umani con cui si approccia, assomigliandogli stranamente nel corpo e nell’anima. Il falso documentario è un escamotage intelligente e stimolante per Allen, che attraverso una voce fuori campo, arricchisce di battute e freddure (spesso tipicamente legate al suo retroterra culturale e religioso) le vicende rappresentate in bianco e nero, attraverso una messa in scena ricchissima di immagini emblematiche e memorabili. L’ambientazione negli anni ’20 fa il resto, accorpando cliché e sfottò di varia natura su una pagina d’America e del mondo frastagliata e contrastata.
Un film originalissimo, che mette a repentaglio l’uso dei muscoli facciali per tutti gli amanti di Allen, considerato che la visione è una risata continua, viste le straordinarie trovate di cui il film è infarcito, specie nel contrasto tra la serietà del tono appartenente alla voce fuori campo e le assurde baggianate che quest’ultima proferisce: citazioni, immagini, false interviste, esplosioni di genio di un autore che con questa pellicola segna probabilmente il suo testamento autoriale per i posteri che vorranno tastare con mano, ed in soli 76’ di montato, il genio della scrittura di un maestro del cinema.
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